Pfizer lancia una starup biotech, SpringWork Therapeutics, mettendo a disposizione quattro prodotti presi al suo interno. Il capitale iniziale della nuova azienda, 103 milioni di dollari, è stato messo sul piatto, oltre che da Pfizer, da Bain Capital Life Sciences, Bain Capital Double Impact, Orbimed e LifeArc. Pfizer, in particolare, parteciperà con royalty e milestone su licenze di farmaci in sperimentazione. Si tratta di quattro composti, di cui la metà è già pronta per entrare nella fase III di sperimentazione clinica, incluso un inibitore della gamma-secretasi per trattare il tumore desmoide, che l’azienda biotech studierà insieme alla Desmoid Tumor Research Foundation, e l’inibitore MEK 1/2 per la neurofibromatosi, in studio assieme alla Children’s Tumor Foundation. Gli altri due composti, invece, sono uno per il trattamento della xeracitosi ereditaria, una malattia rara a livello ematologico, e l’altro per la cura del disturbo da stress post-traumatico. Presidente esecutivo di SpringWorks è Dan Lynch, mentre la carica di presidente e fondatore è di Lara Sullivan, che negli ultimi sei anni è stata VP of strategy and porfolio solutions di Pfizer. Non è la prima volta che l’azienda americana sostiene start up biotech. Recentemente ha dato il suo sostegno a Ignite Immunotherapy e al suo lavoro sul vaccino contro il cancro. Così come ha investito su Metabomed, un’azienda di biotecnologie che sta utilizzando la biologia computazionale per scoprire farmaci attivi nel metabolismo del cancro. Inoltre Pfizer contribuito a fondare Cydan, per farmaci orfani, insieme a New Enterprise Associates. Il modello SpringWorks, però, sarebbe diverso. Secondo Freda Lewis-Hall, CMO di Pfizer, “SpringWorks Therapeutics è un modello innovativo di collaborazione in ricerca e sviluppo, in modo che più persone possano superare la malattia”. La startup, infatti, non resterà sempre agganciata a Pfizer e potrà collaborare con altre aziende e con il mondo accademico.