Kåre Schultz deve ancora assumere formalmente il ruolo di CEO di Teva e già sta ricevendo indicazioni su cosa fare da alcuni investitori. Per uno di questi, Benny Landa, quello che Schultz deve fare è concentrarsi sullo sviluppo di medicinali innovativi e vendere l’unità che produce generici, attualmente non redditizia. Landa, che da anni spinge Teva a fare cambiamenti come per esempio assumere personale con maggiore esperienza farmaceutica, afferma che il nuovo AD deve elaborare un piano efficace dopo il disastroso buyout di Allergan, costato 40,5 miliardi di dollari. “La società ha perso la rotta, soprattutto perché non ha una strategia sensibile e chiara”, ha detto Landa in un’intervista rilasciata a un quotidiano israeliano. L’investitore è un convinto sostenitore della separazione delle gestione dei farmaci branded e di quelli generici, come fa Novartis con Sandoz. Gli analisti di Bernstein, dal canto loro, si sono incontrati di recente con i dirigenti di Teva, ma non con Schultz, lamentandosi per la poca chiarezza sulla linea che l’azienda israeliana vuole seguire. In una nota agli investitori, l’analista Ronny Gal ha affermato che i dirigenti, tra cui l’AD di Generics Andy Boyer, sono frustrati dall’oscillazione dei prezzi del mercato dei farmaci generici e ha suggerito che sarebbe necessario un certo consolidamento del mercato prima di invertire la tendenza. “I dirigenti di Teva hanno presentato idee, ma nessuna facile da eseguire e tutte rischiose. Questo fatto condurrà il nuovo CEO a prendere decisioni audaci”, ha detto Gal, ma ci vorrà tempo perché deve prima comprendere le attività di Teva in modo da evitare gli errori commessi dal suo predecessore che ha trascinato Teva nell’affare Allergan.Per affrontare tutto questo quando si trasferirà in Israele, Schultz ha strappato una retribuzione stellare. La cifra si aggira intorno ai 52 milioni di dollari, inclusi 20 milioni di dollari in anticipo. Questo lo rende uno tra i dirigenti meglio pagati di tutto il mondo Pharma.