(Reuters Health) – Per contrastare le pressioni sui prezzi da parte delle autorità sanitarie americane, anche le aziende di generici starebbero valutando fusioni e acquisizioni o vendite di BU. E sarebbero diverse le società produttrici di copie di farmaci low-cost pronte a mettere in atto questa strategia. Secondo alcune indiscrezioni, Impax Laboratories, Perrigo Company e Alvogen avrebbero parlato con consulenti per valutare acquisizioni o vendite dirette di unità. I farmaci generici sono sempre più strategici per ridurre il costo dei farmaci di prescrizione. I consumatori americani spendono più del doppio, pro capite, rispetto ad altre persone dei paesi industrializzati, secondo quanto indicato da un report del 2016 apparso sul Journal of the American Medical Association. E per far scendere ulteriormente i prezzi, la FDA americana si è impegnata ad evadere le richieste di approvazione in attesa. Questo potrebbe significare quasi quattromila nuovi farmaci sul mercato nei prossimi anni, secondo le stime dell’ente regolatorio USA. La strada delle fusioni è stata già intrapresa da Mylan e Teva, consentendo a queste due aziende di abbassare i prezzi dei loro farmaci di una percentuale a una sola cifra, rispetto al 20% per le realtà più piccole come Impax. Ovviamente queste operazioni hanno avuto un costo importante. Teva, per esempio, ha sborsato 40 miliardi di dollari per la BU generici di Allergan nel 2016, lasciando un carico di debito di 35 miliardi di dollari. Mentre l’acquisto di Meda Pharmaceuticals da parte di Mylan per 7,2 miliardi di dollari si è tradotto in un rapporto debito/utili dell’azienda pari 3,7, superiore al target di 3 prefissato.
La voce del mercato
Le società di private equity non sono concordi nello scommettere su un settore che vede calare le vendite in modo così importante. Dunque le aziende che vogliono fare fusioni e acquisizioni dovrebbero diventare più creative. Perrigo, per esempio, ha preso in considerazione il distaccamento del business generico e la fusione con un altro produttore di generici come Impax Labs. Anche Alvogen ha valutato strategie simili, come la possibilità di fare una fusione inversa, che comporta l’acquisto di un gruppo pubblico da parte di una società privata, o quella di cercare acquirenti fuori dal paese. Le aziende indiane come Lupine e Sun Pharmaceutical Industries potrebbero essere i maggiori beneficiari di questa crisi. I bilanci sani e l’ampia pipeline in attesa di approvazione da parte della FDA potrebbero dare loro un vantaggio per acquistare le aziende in difficoltà. E altri potenziali acquirenti potrebbero essere le società cinesi, che starebbero cercando modi per spostare i loro capitali all’estero.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)