EMA a Milano, Gentiloni: una partita da non perdere

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“Oggi è il calcio d’inizio formale di questa partita. È stato fatto un lavoro molto importante in questi mesi. Presenteremo entro fine mese un dossier molto competitivo. Si è messo a valore quello che il territorio poteva offrire. Siamo di fronte ad una grande opportunità, per tutto il Paese, non solo per Milano e la Lombardia”. Così il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è intervenuto lunedì 24 luglio a Milano per presentare ufficialmente la candidatura del capoluogo lombardo a ospitare l’Agenzia europa del farmaco dopo la Brexit.  “La competizione tra grandi aree territoriali si gioca sempre più sulle eccellenze, sulle capacità di attrarre lavoro, investimenti e imprese. Una capacità legata in parte anche all’organizzazione di grandi eventi, come l’Expo e come potevano essere le Olimpiadi. Si può vincere o perdere, ma l’esperienza ci dice che se si gioca bene queste possono diventare occasioni di straordinario sviluppo del territorio. Contemporaneamente, oltre alle occasioni dei grandi eventi, ci sono le eccellenze degli insediamenti. Ecco l’Ema è una caso da questo punto di vista evidente, non solo per i 900 ricercatori che lavorano all’Agenzia, ma anche e soprattutto per la rete di cui l’Ema è il centro. Una rete fatta da migliaia di ricercatori che con essa interloquiscono, composta da 40-45 tavoli scientifici di lavoro che l’agenzia muove”, ha spiegato il premier. “Direi che è una grande opportunità che Milano e il nostro Paese mettono a disposizione dell’Europa. Senza falsa modestia possiamo dire che questa candidatura potrà essere un’occasione anche per l’Europa, non solo per noi. La continuità dell’Agenzia sarebbe garantita per la straordinaria capacità di interconnessione che Milano ha, per la qualità della vita che la città può garantire, oltre che per le sinergie possibili con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma. Infine, ci troviamo in uno dei motori dell’industria farmaceutica europea. Credo che la nostra sia una candidatura competitiva”, ha sottolineato Gentiloni. “Confido che la competizione sia basata su qualità delle offerte e dei territori e non su strani criteri di riequilibrio geopolitico. Penso che tutto il nostro sistema debba lavorare a testa bassa per questo obiettivo. Siamo in una fase nella quale si intravede finalmente la ripresa, e devo dire che Milano è stata in questi anni un po’ un simbolo di questa capacità dell’Italia di risollevarsi, riproiettarsi verso il futuro, ricongiungere tradizione e innovazione, essere attrattivi e al tempo stesso avere un occhio alla coesione sociale ed alla capacità di accogliere. Proprio per questo, una nostra vittoria in questa campagna non sarebbe solo un grande risultato per la Lombardia e per Milano, ma lo sarebbe per tutta l’Italia. Ce la giochiamo per vincere, fino in fondo. Abbiamo le condizioni per farlo e penso che le risorse e le qualità messe in campo lo possano confermare”, ha concluso. Ad introdurre la conferenza stampa è stato Enzo Moavero, delegato del governo per la candidatura italiana ad ospitare l’Ema: “Stiamo formalizzando il dossier formale di candidatura. A partire da agosto, fino a metà ottobre, ci sarà una valutazione da parte della Commissione europea e delle Agenzie stesse. Al Consiglio europeo di fine ottobre, sarà poi data informativa ai capi di Stato e di Governo e si arriverà alla decisione nel mese di novembre. L’Italia è fra i pionieri nell’introduzione di norme sulla regolamentazione del mercato del farmaco, Aifa ha delle capacità di lavoro che sono fra le più efficaci e per questo pensiamo di poter offrire quell’ambiente ed esperienza necessarie. Altro punto di forza che dimostreremo nel dossier è che noi siamo in grado di garantire a pieno la continuità di lavoro per quest’agenzia. Infine, altro elemento che gioca a nostro favore è la città che ci circonda. Sappiamo tutti bene che Milan, l’è on gran Milan”.
A puntare con forza sulle qualità attrattive del capoluogo lombardo è poi stato il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Noi siamo convinti che Milano abbia davvero le carte in regola per poter ospitare l’Ema. Abbiamo 2.500 voli alla settimana per città europee, un sistema di alta velocità, di sharing dei veicoli, ben 14 scuole internazionali, una sanità ed un sistema ospedaliero importante. Tracciando un ipotetico cerchio di un chilometro intorno al punto in cui ci troviamo ora, possiamo contare su circa 7000 stanze di hotel da offrire. Non so quante altre città possano dire di avere così tanto le carte in regola. L’Italia, la Lombardia e Milano meritano questo riconoscimento”. Infine, a rimarcare l’importanza non solo di Milano ma di tutto il suo hinterland è stato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: “Milano è il luogo ideale perché è tutto il contesto ad esserlo. In Lombardia abbiamo 13 università con 56 facoltà medico scientifiche, 1000 centri di ricerca tra pubblico e privato, 19 Irccs, 9 cluster tecnologici. Abbiamo poi due infrastrutture che sono in corso di realizzazione, molto importanti da questo punto di vista: Human Technopole e la Città della salute e della ricerca. Quest’ultima si candida a diventare a tutti gli effetti un punto di riferimento europeo per l’oncologia. Siamo al fianco del Governo in questa partita, faremo tutto il possibile per far sì che Milano abbia quel riconoscimento che merita nei fatti”.

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