Si fa più forte il pressing dell’Italia in vista del trasferimento della sede dell’Ema. Nei prossimi giorni il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, andrà nel capoluogo lombardo per sostenerne la candidatura italiana, “Con il premier Gentiloni siamo assolutamente impegnati sulla rivendicazione di Milano come sede dell’Ema: sul piano tecnico, ha tutte le carte in regola e lo abbiamo dimostrato. Ovviamente c’è una grande concorrenza, ma il lavoro è partito bene, proprio dagli aspetti tecnici”, è il pensiero della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin. “Ema può venire a Milano – ha aggiunto – perché Milano risponde a tutti i criteri richiesti, sia dai lavoratori dell’agenzia europea, sia sul versante del contesto che riguarda l’insediamento dell’agenzia in una città europea. E Milano, essendo uno dei principali hub sanitari del mondo e avendo spazi, logistica e tutto il necessario per far vivere un’agenzia di questo tipo, ha tutte le carte in regola per diventare sede dell’Ema”. “Ho più volte dichiarato il mio totale favore perché Ema venga portata a Milano, non solo perché sono milanese: ritengo che sia l’area d’Italia più adatta a ospitare un’istituzione così importante – aggiunge la presidente della commissione Igiene e sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi -. E penso che quello da utilizzare sia il ‘metodo Expo’: la compartecipazione di tutte le istituzioni, indipendentemente dagli orientamenti politici, perché qui davvero c’è l’interesse del Paese, non di una parte politica. Ho visto già che il sindaco Sala e il presidente Maroni si stanno muovendo in sintonia. Noi abbiamo vinto Expo perché siamo stati tutti uniti. Spero che vinceremo anche Ema. Avere l’agenzia del farmaco a Milano è molto importante, anche in relazione ai temi che abbiamo affrontato con il decreto sui vaccini, perché averla qui da noi significa stabilire un legame più forte tra l’Europa e l’Italia sul piano dei farmaci e della farmaco-sorveglianza”. Sul tema scende in campo anche il vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato Andrea Mandelli: “Ci auguriamo che la prossima visita del premier Gentiloni a Milano possa rafforzare l’obiettivo di portare l’Ema in Italia. Esistono molte ragioni che rendono solida la candidatura del nostro Paese, e di Milano in particolare, ad accogliere l’Agenzia europea del farmaco. Tra queste rientra il trend positivo della nostra industria farmaceutica, con le ottime performance legate all’export, e l’eccellenza delle nostre attività di ricerca”. Anche Farmindustria è ottimista. “Sulla carta Milano è imbattibile. Se faremo un buon lavoro di diplomazia, sono convinto che possiamo portare a casa il risultato – sottolinea il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi – Sono stato il primo, nel marzo 2016, ad auspicare che in caso di Brexit l’Agenzia venisse in Italia. E quella di Milano è una candidatura molto forte. Ha una posizione centrale a livello europeo, è ben collegata, vanta importanti eccellenze, inoltre l’Italia ha un’industria farmaceutica di primo livello e la nostra è un’Agenzia del farmaco di prim’ordine. Insomma, ce la meritiamo l’Ema a Milano”.
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