Mario Melazzini, Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha visitato oggi lo stabilimento di Campoverde di Aprilia (LT) di AbbVie. “Considero fondamentale, nel mio ruolo di Direttore Generale di AIFA, la conoscenza diretta di quanto sul nostro territorio le aziende farmaceutiche producono ma soprattutto investono in ricerca e sviluppo, strumento che valorizza il capitale umano e sistema trainante dell’economia del Paese”, ha detto Melazzini. In Italia AbbVie conta circa 1.300 dipendenti e il polo industriale di Campoverde di Aprilia esporta la sua produzione in oltre 110 paesi. Il sito si estende su circa 270.000 mq ed è costituito da un impianto di formulazione e confezionamento di prodotti finiti, due impianti di sintesi chimica, laboratori di qualità e sviluppo/innovazione e diversi servizi correlati. Oggi il polo produttivo rappresenta un’eccellenza a livello internazionale grazie agli elevati standard ottenuti in termini di qualità, compliance, flessibilità e servizi, fattori che sono stati determinanti per convogliare nuove produzioni e investimenti in Italia da parte della casa madre. Ha spiegato in proposito Francesco Tatangelo, direttore di stabilimento AbbVie Italia: “Potendo far valere l’elevata qualificazione del personale e gli alti standard di qualità raggiunti – anche grazie al proficuo e costante dialogo con AIFA – siamo riusciti a portare nel nostro paese la produzione di alcuni componenti dei trattamenti avanzati dell’azienda in aree terapeutiche di grande rilevanza. E’ il caso di due principi attivi dei farmaci per l’epatite C, tra cui la nuova terapia pangenotipica di AbbVie, di prossima introduzione in Europa, una volta ottenuta l’approvazione della Commissione Europea”. “Per mantenere e incrementare il contributo che può venire in termini di crescita, export, occupazione e ricerca da realtà dinamiche come AbbVie – ha aggiunto Fabrizio Greco, amministratore delegato AbbVie Italia – occorre poter contare su un quadro normativo stabile ed omogeneo. È questa la strada da percorrere insieme, attraverso un dialogo costruttivo tra i diversi stakeholder per la definizione di una nuova governance del settore che, sulla base di risorse adeguate alla domanda di salute, possa favorire l’innovazione, un tempestivo e uniforme accesso alle cure per i pazienti e, nel contempo contribuire alla sostenibilità del sistema salute. In questa prospettiva, imprescindibile è il ruolo dell’AIFA che rappresenta da sempre un fondamentale punto di riferimento in Italia per il progresso nel campo sperimentale, clinico e sociale e per lo sviluppo di un settore il cui valore è unanimamente condiviso”.