(Reuters Health) – Per la prima volta, dopo dieci anni, calano le previsioni sulle vendite mondiali dei prodotti farmaceutici. Il motivo principale? La pressione continua dei prezzi nel mercato chiave degli Stati Uniti. Un quadro che induce gli analisti a moderare le previsioni dei guadagni a cinque anni. È quanto emerge dal rapporto di EvaluatePharma. L’Istituto di market intelligence e forecasting ritiene che le vendite di farmaci a livello mondiale raggiungeranno la cifra di 1,06 miliardi di dollari nel 2022, in netto calo rispetto a quella di 1,12 miliardi di dollari prevista solo un anno fa per lo stesso anno target. “Il continuo controllo politico e pubblico sul prezzo dei farmaci nuovi e vecchi sta producendo i suoi effetti”, dichiara Antonio Iervolino, responsabile forecasting di EvaluatePharma. Iervolino evidenzia anche come abbiano deluso le vendite di alcuni farmaci innovtivi come Repatha (evolocumab) e Praluent (alirocumab), rispettivamente prodotti da Amgen e Sanofi. I produttori di farmaci sono esposti al fuoco incrociato dei prezzi in tutto il mondo, ma l’impatto è particolarmente forte negli Stati Uniti, dove molte aziende ora promettono una politica di pricing moderata dopo anni di aumenti di prezzi spesso ben al di sopra del tasso di inflazione. Infine, secondo EvaluatePharma, Novartis, Pfizer e Roche sono le case farmaceutiche che venderanno il maggior numero di prodotti nel 2022, con Novartis in leggero vantaggio
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