Un altro punto a favore per il nuovo farmaco contro la sclerosi multipla prodotto da Celgene. Il dato positivo arriva dai risultati di uno studio di fase III che aggiungono, rispetto a quelli già ottenuti, l’efficacia e sicurezza dell’inibitore S1P nel bloccare il tasso annuale di recidivanti-remittenti della malattia. Una capacità che finora era una caratteristica de suoi diretti competitor Avonex e Gilenya, targati rispettivamente Biogen e Novartis. L’azienda ipotizza a questo punto un’approvazione regolatoria da parte dell’FDA entro al fine dell’anno per poi avviare la commercializzazione anche in Europa. Sul fronte degli analisti le previsioni di vendita legate a questo farmaco innovativo stimano i 2 miliardi di dollari. Una base di partenza che potrebbe crescere se il farmaco ottenesse anche l’indicazione nel campo delle malattie intestinali infiammatorie. Nell’immediato futuro, Celgene avrà i riflettori puntati anche sul fronte oncologia. È atteso infatti in occasione dell’imminente congresso mondiale di Oncologia (ASCO) la presentazione dei risultati di due importanti studi portati avanti dalla multinazionale sull’efficacia dell’inibitore dell’enzima mutante isocitrato deshidrogenasa per il trattamento della leucemia mieloide .
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