Obiettivo: raggiungere il miliardo di Euro di fatturato entro il 2021 nel mercato asiatico. Un obiettivo ambizioso, se si considera che quel mercato attualmente vale 320 milioni di euro. Il Gruppo Menarini guarda con grande interesse all’area del Sud Est Asiatico. A supportare le ambizioni, la crescita registrata negli ultimi anni da Menarini Asia-Pacific, azienda controllata dalla multinazionale italiana dei farmaci che ha il suo quartier generale a Singapore. E’ da questa sede che, grazie al lavoro di 3.000 dipendenti, gestisce le attività anche in altri 12 paesi dell’area, fornendo in particolare prodotti per problemi respiratori, cardiovascolari e dermatologici. La storia della Menarini Asia-Pacific inizia nel 2011 con l’acquisizione di Invida, già presente in Singapore, India, Thailandia, Vietnam, Malesia, Indonesia, Corea, Cina, Taiwan, Hong Kong, Filippine, Australia, Nuova Zelanda. Si tratta di un mercato molto frastagliato per quel che riguarda lingua, moneta e regolamenti per la registrazione dei farmaci. Ma è in grande crescita la spesa per l’healthcare, al punto che oggi le vendite farmaceutiche nell’Asia-Pacifico rappresentano il 16% del totale mondiale. “Il mercato farmaceutico in quest’area sta crescendo all’8%, in Europa all’1-2%. Questa la parte del mondo darà una spinta determinante a tutto il nostro gruppo”, commenta Luca Lastrucci, che ha appena lasciato le redini di Menarini Asia-Pacific al nuovo Ceo Albert Lim. Al momento dell’acquisizione di Invida, sei anni fa, il fatturato era di circa 200 milioni di euro. “Lo scorso anno Menarini Asia-Pacific e’ arrivata a 320 milioni. Considerando che tutto il gruppo Menarini ha 3,5 miliardi di fatturato – prosegue Lastrucci – significa che l’Asia rappresenta circa il 10%. Il nostro obiettivo è raddoppiare e raggiungere il 20% di quota entro il 2021. Per fare questo serve un grosso salto avanti in Cina, che da sola rappresenta il 64% del mercato farmaceutico di tutta l’Asia-Pacific e il 10% del mercato farmaceutico globale. E’ un Paese in cui siamo indietro, ma su cui intendiamo investire nei prossimi 4 anni”.