(Reuters Health) – Tagrisso sbarca in Cina. Il farmaco di AstraZeneca per il trattamento del tumore del polmone non a piccola cellule ha ricevuto l’approvazione da parte della FDA cinese, che per la prima volta ha utilizzato la fast track, una procedura velocizzata messa a punto proprio per i farmaci innovativi. Tagrisso è utilizzato nei pazienti con tumore al polmone che hanno determinate mutazioni genetiche, molto frequenti in Cina. Circa il 30 – 40% degli asiatici con carcinoma polmonare non a piccole cellule, infatti, ha una mutazione a livello del fattore di crescita dell’epidermide (Epidermal Growth Factor) ricettiva a Tagrisso. Un tasso di gran lunga superiore rispetto a quello in Occidente. Così il via libera in questo Paese aumenta le prospettive di vendita proprio in una regione chiave. Secondo le previsioni di Thomson Reuters, Tagrisso potrebbe arrivare a fatturare 2,8 miliardi di dollari entro il 2022, aiutato soprattutto da un lancio forte e dai fallimenti di prodotti concorrenti. Lo scorso anno il medicinale di AstraZeneca ha incassato 423 milioni di dollari. Il farmaco è attualmente autorizzato come terapia di seconda linea, dopo che i pazienti hanno assunto vecchi farmaci come Tarceva, di Roche, e Iressa, sempre di AstraZeneca.