Alcuni analisti prevedono che dupilumab, il farmaco di Regeneron e Sanofi per il trattamento dell’eczema, potrebbe far registrare un fatturato annuo di oltre 5 miliardi di dollari.
Dupilumab si è fatto notare in due trial di fase III su pazienti con dermatite atopica di grado da moderato a grave. In questi studi clinici il farmaco ha fatto registrare una significativa pulizia della pelle, una riduzione del prurito e un miglioramento della qualità di vita e dell’aspetto psicologico rispetto al placebo.
Le due aziende hanno deciso di inserire questi risultati in un dossier regolatorio che prevedono di presentare nel terzo quarter dell’anno. Se approvato, dupilumab (che già ha ricevuto il breakthrough da FDA), sarebbe il primo immunoterapico Della sua classe a raggiungere il mercato.
Elias Zerhouni, responsabile della Ricerca e Sviluppo in Sanofi, ha sottolineato come non siano ancora disponibili “terapie sistemiche approvate per pazienti con eczema“. Le opzioni attuali prevedono l’utilizzo di immunosoppressori come la ciclosporina, che può aumentare il rischio di pericolose infezioni e di cancro, e di steroidi topici, che hanno una serie di effetti collaterali tra cui l’assottigliamento della pelle.
L’eczema interessa dai 7 agli 8 milioni di adulti negli Usa e Sanofi stima che solo 1.6 milioni siano diagnosticati e trattati. Complessivamente, gli analisti vedono dupilumab raggiungere il traguardo di vendite per oltre 2.5 miliardi di dollari all’anno; altri addirittura si spingono a prevedere un incasso annuale di 4 o 5 miliardi di dollari.
La collaborazione Sanofi-Regeneron su dupilumab non si ferma all’indicazione per l’eczema. All’inizio di quest’anno, George Yancopoulos, chief scientific officer di Regeneron, ha definito il farmaco“un’incredibile opportunità di crescita”, sia per le indicazioni attuali, sia per altre patologie, come l’asma, per la quale sono già in corso i test. “Pensiamo che questo potrebbe davvero essere un farmaco indicato per una vasta gamma di malattie allergiche”, ha detto Yancopoulos agli investitori.