Chiesi Farmaceutici e la startup Molecular Warehouse collaboreranno allo sviluppo di un sistema diagnostico che potrà consentire ai pazienti sottoposti a trapianto di monitorare a distanza i propri livelli di immunosoppressione. Il monitoraggio dei livelli plasmatici di questi farmaci è molto importante, perché deve mantenersi in un range di valori che, da un lato, riduca la reattività del sistema immunitario in modo sufficiente a evitare il rigetto, e dall’altro non esponga il paziente a un aumento del rischio di infezioni opportunistiche. Attualmente i pazienti devono recarsi regolarmente in ospedale o presso una clinica specializzata per sottoporsi a un esame del sangue volto a identificare il livello di immunosoppressione. L’obiettivo della collaborazione tra Chiesi e Molecular Warehouse è quello di sviluppare un sistema che consenta al paziente di effettuare un’auto-analisi a casa propria, utilizzando un facile test con puntura del dito, collegato a uno smartphone. I risultati del test vengono comunicati automaticamente al medico curante, così i pazienti possono essere monitorati a distanza, senzadoversi recare in ospedale.“Siamo davvero lieti di sostenere lo sviluppo di innovazioni rivoluzionarie, che possono migliorare in modo significativo la qualità della vita dei pazienti sottoposti a trapianto”, dice Ugo Di Francesco, Amministratore Delegato di Chiesi. “ In Chiesi riteniamo che l’innovativo sistema diagnostico di Molecular Warehouse possa eliminare anche questo disagio, consentendo inoltre un monitoraggio ancora più frequente dei livelli del farmaco e migliorando quindi la cura del paziente. Questa partnership è un perfetto esempio della nostra strategia aziendale, quella cioè di coniugare l’innovazione digitale, la gestione della malattia e la cura dei pazienti con le nostre opzioni terapeutiche”.“Siamo entusiasti di aver trovato in Chiesi un partner dotato di una mentalità innovativa e di una profonda comprensione delle esigenze dei pazienti trapiantati e dei loro medici: queste sono infatti le qualità più adatte per collaborare con noi allo sviluppo della nostra piattaforma diagnostica”, aggiunge Siro Perez, Amministratore Delegato di MW. “Il monitoraggio a distanza dei livelli di immunosoppressione è un problema tecnicamente molto complesso; infatti, per sviluppare questo test diagnostico, stiamo applicando tecnologie all’avanguardia nel campo dell’elettronica, della biologia di sintesi e dell’informatica. Il supporto di Chiesi ci permetterà di rendere disponibile questa pioneristica innovazione ai medici e ai pazienti nel più breve tempo possibile”. Chiesi produce il farmaco immunosopressore Envarsus.