Gilead Sciences ha annunciato oggi che è stata integralmente validata la domanda di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) per il regime sperimentale con somministrazione una volta al giorno in singola compressa di sofosbuvir 400 mg, velpatasvir 100 mg e voxilaprevir 100 mg (SOF/VEL/VOX) per il trattamento di pazienti con infezione da virus dell’epatite C cronica (HCV). La domanda è ora in fase di valutazione da parte dell’EMA.
“I trattamenti antivirali ad azione diretta hanno trasformato la nostra capacità di trattare l’epatite C; tuttavia, per alcuni pazienti – per i quali non è stato possibile ottenere una cura con questi regimi – sono ancora necessarie terapie efficaci e ben tollerate”, ha dichiarato Norbert Bischofberger, PhD. Vice Presidente esecutivo della divisione Research and Development e Chief Scientific Officer di Gilead. “L’inoltro di questa domanda riflette il nostro continuo impegno a fornire opzioni terapeutiche per questa malattia potenzialmente fatale al maggior numero possibile di pazienti, inclusi quelli che hanno fallito una precedente terapia con antivirali ad azione diretta, in Europa come nel resto del mondo”.
Gli studi
La domanda di AIC per SOF/VEL/VOX è supportata da dati provenienti da due studi di Fase III (POLARIS-1 e POLARIS-4), che hanno valutato per 12 settimane la combinazione a dose fissa in pazienti che avevano già ricevuto antivirali ad azione diretta e che erano affetti da epatite C di genotipo 1-6, compresi quelli che avevano fallito un precedente trattamento con un regime contenente un inibitore dell’NS5A. Nel corso di entrambi gli studi, il 97% dei pazienti trattati con SOF/VEL/VOX (n = 430/445) ha raggiunto l’endpoint primario di efficacia, cioè la SVR12.1,2 La domanda di AIC include anche i dati di due ulteriori studi di Fase III (POLARIS-2 e POLARIS-3), che hanno valutato per 8 settimane la combinazione SOF/VEL/VOX in 611 pazienti naïve ai DAA con genotipo. Nello studio POLARIS-3, il 96% dei pazienti con infezione di genotipo 3 e con cirrosi trattati con SOF/VEL/VOX (n = 106/110) ha raggiunto l’endpoint primario di efficacia, cioè la SVR12. Gli eventi avversi più comuni tra i pazienti che avevano ricevuto SOF/VEL/VOX sono stati mal di testa, stanchezza, diarrea e nausea. La combinazione SOF/VEL/VOX per il trattamento dell’HCV sarà riesaminata dall’EMA nell’ambito della procedura di autorizzazione centralizzata per tutti i 28 Stati membri dell’Unione europea, più Norvegia e Islanda. La revisione seguirà una procedura accelerata, riservata ai medicinali che si prevede saranno di grande interesse per la salute pubblica.