(Reuters Health) – Dopo anni di ambiziosi obiettivi a livello scientifico, Biogen sceglie come nuovo CEO un dirigente proveniente dal settore commerciale, Michel Vounatsos, che prenderà il posto di George Scangos dal 6 gennaio prossimo. Vounatsos è stato nominato direttore commerciale lo scorso aprile, dopo aver guidato per 20 anni diverse operazioni per Merck USA.
Mentre Biogen resterà comunque focalizzata allo sviluppo di terapie per patologie in cui mancano trattamenti, come Alzheimer e Parkinson, il nuovo CEO avrà il compito di gestire in modo diverso quello che l’azienda spende in sviluppo e di rendere al massimo i suoi trattamenti di punta, come quello contro la sclerosi multipla. Un concetto chiave, ribadito dallo stesso Vounatsos durante una call con gli analisti. Come conseguenza della notizia, le azioni di Biogen sono salite di più del 2%. E l’azienda biotech americana è stata anche al centro di speculazioni ad agosto, dopo che il Wall Street Journal aveva riferito che l’azienda aveva avuto offerte di acquisizione da diverse case farmaceutiche, tra cui Allergan e Merck. Dopo anni di crescita, nel 2015 Biogen ha subito una battuta d’arresto, quando il farmaco per la sclerosi multipla Tecfidera ha mancato le stime di vendita. Questo ha costretto l’azienda ad abbassare le previsioni sugli utili e, successivamente, ad annunciare una riorganizzazione e il distacco dell’unità dell’emofilia. Inoltre, le pressioni sui prezzi dei farmaci hanno messo in ulteriore crisi Biogen. La scelta di Vounatsos è stata una sorpresa per molti analisti. Secondo Eric Schmidt, di Cowen and Co, molti avevano pensato che Biogen si sarebbe affidata a un esperto scientifico, per proseguire nella sua tradizione. Il predecessore, Scagnos, è uno scienziato che prima di arrivare ad essere CEO di una biotech, Exelixis, è stato a capo della ricerca per la divisione farmaceutica di Bayer. Ma sembra che ormai Biogen sia cresciuta così tanto da richiedere una complessa organizzazione commerciale, in cui “tutelare e far crescere 11 miliardi di dollari di fatturato è ora la priorità”, ha sottolineato Schmidt. Le ipotesi sul nuovo CEO erano inizialmente ricadute su due candidati interni: il direttore finanziario, Paul Clancy, e il Direttore Medico, Al Sandrock. Mentre alcuni investitori speravano che venisse scelto un candidato esterno che portasse una nuova prospettiva all’azienda. Dal canto suo, Vounatsos ha dichiarato che cercherà accordi per contribuire a colmare tutte le fasi di sviluppo di un nuovo farmaco.
Lo scenario
Biogen presumibilmente avrà, nei prossimi mesi, l’approvazione da parte della FDA di Spinraza, il primo farmaco destinato al trattamento dell’atrofia muscolare spinale, la principale causa genetica di morte nei neonati, una terapia innovativa che potrebbe arrivare a vendite multimiliardarie se approvato per tutti i pazienti con SMA. Poi c’è aducanumab, la terapia ancora in fase sperimentale contro l’Alzheimer, considerata la più preziosa risorsa nel campo dei farmaci biologici. Il farmaco ha dato risultati promettenti nelle prime fasi di studio ma ci vorranno ancora degli anni per vederlo sul mercato e potrebbe ancora fallire, come hanno fallito più di cento tentativi precedenti di sviluppare un efficace trattamento contro l’Alzheimer.