HIV: bene la combo a due farmaci di GSK. Approvazione già nel 2017?

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I dettagli verranno resi pubblici l’anno prossimo, ma dalle prime dichiarazioni sembra che il cocktail a due farmaci – sperimentato dall’unità per i farmaci contro le infezioni da HIV di GlaxoSmithKline (GSK), ViiV Healthcare – sia più efficace della combinazione a tre o a quattro medicinali. I risultati arrivano da due studi di fase III, sulla base dei quali GSK conta di chiedere l’approvazione della terapia agli enti regolatori già nel 2017.

Secondo alcuni osservatori, la combo a due sarebbe vincente in quanto di ridurrebbero gli effetti collaterali a carico del paziente e si risparmierebbe rispetto a un trattamento che prevede la somministrazione di più farmaci. In particolare, ad essere minacciata sarebbe la terapia a tre medicinali targata Gilead. Qualche esperto, però, solleva dubbi. Secondo Brian Abrahams, analista di Jefferies, ci sarebbero “pochi incentivi per passare” dalla terapia di Gilead alla combo a due di GSK. “La maggior parte dei pazienti in terapia da più tempo saranno probabilmente già passati a regimi a base di inibitori della integrasi come Genvoya o Stribildi, di Gilead, o Triumeq, di ViiV”, ha scritto l’esperto in una nota ai clienti. Inoltre, le terapie sono già migliorate in fatto di tossicità. Mentre sarebbe da tenere sotto controllo come si muoveranno le aziende riguardo al prezzo dei farmaci. È infatti possibile che per contrastare la nuova terapia a due decidano di abbassare i costi.

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