La combinazione di Lucentis, di Novartis, con Fovista, un farmaco inibitore del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF – Platelet-Derived Growth Factor), prodotto da Ophtotech, non sarebbe più efficace di Lucentis da solo nel trattamento della degenerazione maculare senile umida o essudativa. Sono questi i risultati di due studi di fase avanzata presentati all’inizio della settimana.
A trarre vantaggio da questo fallimento sarà presumibilmente Regeneron con il suo farmaco Eylea, che non aveva raggiunto l’obiettivo con tentativo di combinazione simile a gennaio. Secondo Geoffrey Porges, analista di Leerink Partners, infatti, il lancio della combo Lucentis-Fovista avrebbe potuto mettere in pericolo dal 12 al 15% delle vendite di Eylea. Ma il fallimento del secondo tentativo di combo in questo campo, secondo Porges rappresenterebbe “più o meno la fine del rischio di concorrenza rappresentato da questa tecnologia per Eylea”. L’insuccesso di Novartis/Ophtotech dà anche un’altra possibilità a Regeneron che sta testando la combinazione di Eylea con l’anti-ANG2 (angiopoietina-2) nesvacumab, che insieme hanno già ottenuto la designazione fast-track dalla FDA per il trattamento della degenerazione maculare senile umida, per l’edema maculare diabetico e per la retinopatia diabetica. Tuttavia, la combinazione è ancora indietro per quel che riguarda la sperimentazione, visto che i risultati della fase II, anche in anticipo, non dovrebbero arrivare prima della seconda metà dell’anno prossimo.