“L’Aifa dovrà concedere entro 30 giorni l’accesso alla documentazione relativa al farmaco Harvoni prodotto da Gilead”. È quanto ha stabilito il Tar del Lazio in una sentenza in cui ha accolto in parte il ricorso presentato da AbbVie (che commercializza due farmaci per trattamento epatite C per genotipi 1 e 4).
AbbVie aveva presentato ricorso contro il provvedimento con il quale Aifa aveva negato l’accesso agli atti del procedimento che ha portato alla stipula tra la stessa Aifa e Gilead dell’accordo di rimborsabilità a carico del SSN delle specialità medicinali Sovaldi e Harvoni. Secondo AbbVie, la Gilead con quell’accordo segreto “ha potuto acquisire e consolidare una posizione di vantaggio concorrenziale” ritenuta “non in linea con la normativa sul diritto alla concorrenza”. L’Agenzia si è difesa ricordando che l’accordo è a “carattere strettamente riservato” e gli atti non possono essere divulgati, ma per i giudici amministrativi “è pure da rilevare che se tale diniego è plausibile per il farmaco Sovaldi, prodotto da Gilead, che è l’unico autorizzato per il trattamento senza interferone di tutti i genotipi di epatite C cronica, lo stesso non può essere condiviso in ordine all’Harvoni che consente il trattamento dei genotipi 1 e 4 dell’epatite C come i due farmaci commercializzati dalla ricorrente Viekirax e Exviera”. Così, esclusa “la documentazione inerente i metodi di produzione ed il cosiddetto know how sulla realizzazione dei prodotti farmaceutici”, l’Aifa dovrà “concedere l’accesso alla documentazione relativa al farmaco Harvoni prodotto da Gilead” entro 30 giorni.