Le perdite per la mancata aderenza alle cure a livello mondiale sono cresciute del 13%, passando dai 564 miliardi di dollari nel 2012 ai 637 miliardi dell’ultimo rapporto redatto da HealthPrize Technologies e Capgemini. Solo negli USA l’incremento delle perdite è stato del 33%, aumentando da 188 a 250 miliardi di dollari.
Generalmente, la mancata aderenza alle cure si misura in termini di perdite per il servizio sanitario, stimate negli USA in 300 miliardi di dollari l’anno. Solo ultimamente le aziende farmaceutiche hanno avviato programmi per valutare le loro perdite, come dimostrano gli esperimenti di Verily e Sanofi e di IBM e Novo Nordisk. Una maggiore attenzione all’aderenza terapeutica genererebbe vantaggi per tutti. Anche se c’è un aspetto negativo: il fatto di spingere per vendere farmaci potrebbe mettere sotto una cattiva luce il settore, con alcuni opinion maker a criticare i programmi di aderenza alle cure come strumenti di marketing per reclutare più pazienti e prescrizioni.