(Reuters Health) – Merck KGaA sta esplorando la possibilità di vendere la sua unità sui biosimilari, visto che con questa attività deve affrontare una forte concorrenza da parte di grandi player del settore tra cui Pfizer e Novartis. Sebbene molte aziende stiano puntando su biosimilari e generici, Stefan Oschmann, CEO di Merck dall’inizio di quest’anno, ha cercato in primis il modo per salvaguardare la leadership della sua azienda nel mercato della sclerosi multipla. Il farmaco più venduto della Merck in questo segmento è Rebif.
L’azienda tedesca ha affidato alla banca d’investimento JP Morgan Chase & Co il compito di sondare potenziali acquirenti per la Business Unit dei biosimilare: non c’è alcuna garanzia che le discussioni si tradurranno in qualsiasi accordo. Questo business potrebbe valere fino a 1 miliardo, in virtù del suo potenziale di vendita a lungo termine. La Business Unit comprende un farmaco in fase avanzata che è un concorrente per il trattamento dell’artrite di Abbvie, Humira. Finora la FDA ha approvato quattro farmaci biosimilari e più di 60 sono in attesa di approvazione. In Europa sono stati approvati più di 21 biosimilari realizzati da 14 aziende.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)