AbbVie entra nel mercato dei trattamenti per l’obesità grazie a un accordo di licenza da 2,3 miliardi di dollari per l’acquisizione dei diritti globali di GUB014295, un candidato analogo dell’amilina a lunga durata d’azione, sviluppato dalla biotech danese Gubra.
AbbVie verserà a Gubra 350 milioni di dollari come anticipo; sono previsti ulteriori pagamenti fino a 1,875 miliardi di dollari, legati al raggiungimento di determinati obiettivi. La biotech danese avrà anche diritto a royalties sulle eventuali vendite future.
GUB014295 è un agonista del recettore dell’amilina che prende di mira anche i recettori della calcitonina. Gli analoghi dell’amilina svolgono un ruolo importante nella soppressione dell’appetito e nel ritardare lo svuotamento gastrico, entrambi fattori che contribuiscono alla perdita di peso.
Nello studio di fase I (NCT06144684) condotto da Gubra, i partecipanti – maschi sani e in sovrappeso che hanno ricevuto da 3,5 mg a 6 mg di GUB01429 – hanno fatto registrare una perdita di peso media di circa il 3% in sei settimane, a fronte dell’1% emerso dal gruppo placebo.
Il mercato dei trattamenti per l’obesità rappresenta un importante terreno di sfida per le aziende farmaceutiche e gli analoghi dell’amilina stanno emergendo come una potenziale alternativa, o come terapia complementare, agli agonisti del recettore del peptide-1 simil-glucagone (GLP-1RA), di cui la semaglutide è il maggior rappresentante.
GlobalData – in un rapporto pubblicato di recente – stima che il mercato dell’obesità supererà i 173,5 miliardi di dollari entro il 2031 nei sette principali mercati (Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti).