Novartis rafforza la pipeline cardiovascolare con l’acquisizione di Anthos Therapeutics

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Per 3,1 miliardi di dollari Novartis ha acquisito la biotech USA Anthos Therapeutics dalla società di private equity Blackstone.
Con questa operazione la pharma svizzera entra in possesso di abelacimab, un candidato in fase avanzata di sperimentazione clinica per prevenire complicanze in pazienti con fibrillazione atriale. Abelacimab è anticorpo – potenzialmente first-in-class – che ha come target il Fattore XI (FXI) della coagulazione.

Novartis verserà nelle casse di Anthos un pagamento iniziale di 925 milioni di dollari; sono previsti ulteriori pagamenti fino a 2,15 miliardi di dollari sulla base del raggiungimento di traguardi di sviluppo e di vendita del candidato.

Abelacimab ha ottenuto risultati incoraggianti nello studio in aperto di fase II, AZALEA-TIMI 71, che ha confrontato due dosi mensili dell’anticorpo con l’anticoagulante orale a somministrazione quotidiana rivaroxaban in pazienti con fibrillazione atriale.

Il candidato di Anthos è risultato più efficace nel ridurre gli eventi di sanguinamento tra i pazienti con fibrillazione atriale. Abelacimab è ora protagonista di tre studi di fase III: uno mirato ad accertarne l’efficacia nel prevenire ictus ed embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale (LILAC-TIMI 76), e due che lo valutano nella trombosi associata al cancro (ASTER e MAGNOLIA).

La FDA ha concesso lo status di fast-track ad abelacimab per entrambe le indicazioni.

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