Il Q4 2024 di Eli Lilly si è concluso con un fatturato di 13,53 miliardi di dollari. Si tratta di un aumento vertiginoso del 45% rispetto alla somma incassata dalla pharma di Indianapolis nello stesso periodo del 2023.
A guidare l’impresa è stato soprattutto Mounjaro (tirzepatide), il suo blockbuster per il diabete di tipo 2, che ha portato nelle casse di Eli Lilly 3,5 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi dell’anno, che rendono conto di un incremento del 60% delle vendite del farmaco.
Sugli scudi anche Zepbound (altro brand di tirzepatide), con 1,9 miliardi di incasso; una cifra undici volte superiore ai 175 milioni del Q4 2023.
Nell’arco dell’intero anno solare 2024 le vendite di Eli Lilly sono aumentate del 32% rispetto al 2023 (pari a un incremento degli incassi di circa 45 miliardi di dollari), in linea con la guidance aggiornata che la pharma USA ha presentato il mese scorso in occasione della J.P. Morgan Healthcare Conference di San Francisco.
Le previsioni per il 2025 parlano di un fatturato compreso tra 58 e 61 miliardi di dollari, con utile per azione nella forbice 22,05 – 23,55 dollari.