Una crescita globale del 10,8% ha caratterizzato l’esercizio 2023/2024 di Servier. Il fatturato del Gruppo ha raggiunto i 5.902 miliardi di euro, suddiviso in 4.494 miliardi di euro per i farmaci brand (+11,2%) e 1.408 miliardi di euro per i generici (+9,5%).
L’EBITDA si è attestato a 1.312 miliardi di euro, per un margine del 22,2%, consentendo al Gruppo di raggiungere un utile netto di 404 milioni di euro.
Un’ottima performance cui ha dato un grosso contributo il settore dell’oncologia. I ricavi in quest’area terapeutica hanno raggiunto 1.430 miliardi di euro (+33), costituendo così il 24,2% del fatturato 2023/2024, rispetto al 20,2% dell’anno precedente.
Un fattore cruciale di questa crescita dell’oncologia – cui Servier destina circa il 70% del budget di R&D – è costituito da un robusto portfolio e da un’ampia pipeline che conta 30 progetti di ricerca, 11 dei quali con potenziale per diventare first-in-class.
L’esercizio 2023/24 conferma la leadership di Servier nel trattamento dell’ipertensione, settore che porta nelle casse del Gruppo il 49% del fatturato consolidato. Un risultato in gran parte attribuibile dall’innovazione incrementale e dallo sviluppo di polipillole (combinazioni di farmaci a dose fissa).
La palma del farmaco più venduto del Gruppo va, per il quarto anno consecutivo, a Daflon, utilizzato per il trattamento dell’insufficienza venosa, che ha fatto registrare vendite pari a 622 milioni di euro.
“Le ottime performance del Gruppo nel 2023/2024 – osserva Olivier Laureau, Presidente di Servier – ci hanno spinto a mirare ad obiettivi ancora più ambiziosi per il 2030. I risultati ottenuti confermano un rafforzamento della nostra leadership globale nelle malattie cardio-metaboliche e venose e un ruolo sempre più centrale in oncologia, grazie all’immissione in commercio di nuove terapie. Inoltre, per rispondere a bisogni terapeutici ancora insoddisfatti, Servier ha scelto di investire in neurologia, che diventerà un motore di crescita futura per il Gruppo”.
La filiale italiana
In questo contesto di crescita la filiale italiana – che da ottobre 2023 gestisce anche Malta – si conferma una tra le più importanti del Gruppo. Attualmente è quarta per fatturato a livello globale e prima in Europa. Nell’ultimo anno ha registrato ricavi complessivi per 182 milioni di euro. L’85% del fatturato di Servier Italia è riconducibile all’area cardiometabolica e venosa (155 milioni di euro).
Un paziente su 10 in Italia utilizza le terapie di combinazione di Servier per il trattamento dei principali fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione e dislipidemia. Daflon si riconferma il 2° farmaco a valori nel mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP), con una crescita a valori sell out pari al +18%.
Molto buona anche la performance dell’oncologia, settore nel quale i ricavi hanno raggiunto i 27 milioni di euro. Un risultato ottenuto grazie a un portfolio di terapie per i principali tumori del tratto gastrointestinale in fase avanzata: in Italia 2 pazienti su 3 con tumore del colon-retto in terza linea ricevono una terapia Servier.
L’azienda per il futuro punta a rafforzare il proprio ruolo nell’oncologia di precisione con lo sviluppo di terapie a bersaglio molecolare innovative e farmaci first-in-class per il trattamento di neoplasie rare e con forti unmet medical need.
“La nostra azienda sta vivendo un periodo di grande trasformazione ed innovazione: i risultati ottenuti nell’esercizio fiscale appena concluso confermano la nostra leadership nel cardiovascolare e una importante crescita in oncologia rispetto all’anno scorso”, afferma Gilles Renacco, Presidente Gruppo Servier in Italia, “L’oncologia è una nostra priorità da anni ed è recente il nostro ingresso nell’oncologia di precisione: è di questi giorni, infatti, la pubblicazione in Gazzetta della rimborsabilità da parte di AIFA di ivosidenib, prima e unica target therapy per il colangiocarcinoma e la leucemia mieloide acuta con mutazione nel gene IDH1. Un importante traguardo della medicina di precisione e una grande speranza per i pazienti del nostro Paese affetti da queste neoplasie rare e con prognosi ancora molto infausta”.
L’obiettivo strategico di Servier per il 2030 è quello di raggiungere un fatturato annuo di 10 miliardi di euro, suddiviso in 8 miliardi di euro da farmaci brand (di cui 4 miliardi nelle aree cardio-metabolica e delle malattie venose e 4 miliardi in oncologia e neurologia) e 2 miliardi di euro dai generici, con un margine EBITDA pari ad almeno il 30%.