Nello studio di Fase III DREAMM-7 belantamab mafodotin (Blenrep), coniugato farmaco-anticorpo per il trattamento del mieloma multiplo, è risultato in grado di ridurre del 42% il rischio di morte dei pazienti.
Belantamab mafodotin è stato testato a confronto con daratumumab. I risultati dello studio sono stati presentati al 66° Meeting dell’American Society of Hematology, che si è svolto dal 7 al 10 dicembre a San Diego.
Il coniugato farmaco-anticorpo di GSK ha fatto registrare una media di sopravvivenza di 84 mesi rispetto ai 51 mesi del gruppo che aveva ricevuto daratumumab.
Belantamab mafodotin ha iniziato a mostrare un vantaggio in termini di sopravvivenza rispetto a daratumumab dopo soli quattro mesi di trattamento. A 36 mesi, il tasso di sopravvivenza globale si attestava al 74% rispetto al 60% conseguito da daratumumab.
GSK ha anche riferito che Belantamab mafodotin ha ridotto il rischio di progressione dopo la terapia successiva.
“I dati convincenti sulla sopravvivenza globale dello studio DREAMM-7 dimostrano il potenziale della combinazione di Blenrep nell’allungare significativamente la vita dei pazienti affetti da mieloma multiplo alla prima recidiva o dopo – commenta Hesham Abdullah, SVP and global head of oncology R&D di GSK– Questo rappresenta un importante progresso che potrebbe ridefinire il trattamento del mieloma multiplo recidivato o refrattario”.
Allo studio DREAMM-7 hanno preso parte oltre 200 pazienti – età media 64 anni – provenienti da tutto il mondo.