Negli ultimi anni i farmaci basati sul recettore del GLP-1 (GLP-1R) per combattere l’obesità hanno guadagnato una grande popolarità. Attualmente, nel mondo, sono quattro i GLP-1R approvati per questa indicazione terapeutica, tutti iniettabili. Si tratta di Wegovy (semaglutide) e Saxenda (liraglutide) di Novo Nordisk, Zepbound (tirzepatide) di Eli Lilly e Yishengtai (beinaglutide) di Shanghai Benemae Pharmaceutical.
63 candidati in fase di sviluppo – di cui quattro in Fase III – sono invece in corsa per ottenere l’approvazione di GLP-1R a somministrazione orale. L’assunzione orale del farmaco dimagrante presenterebbe dei vantaggi non indifferenti, secondo quanto riporta GlobalData: costi di sviluppo inferiori a quelli attuali, una commercializzazione più semplice e, per il paziente, il non dover rivolgersi a un centro specializzato.
La pipeline dei candidati orali
Le aziende più attive nel mettere a punto un farmaco anti-obesità orale sono naturalmente Novo Nordisk ed Eli Lilly. La pharma danese ha in rampa di lancio NN-9932, che potrebbe arrivare sul mercato nel 2025. Eli Lilly, invece, schiera in fase III orforglipron calcium, il cui lancio è previsto per il 2026.
HRS-9531, della cinese Jiangsu Hengrui, è l’unico candidato di Fase III a non essere stato sviluppato da Novo Nordisk o Eli Lilly.
La torta da spartire è bella grossa: 126 miliardi di dollari entro il 2030. E questo lascia supporre che presto, all’orizzonte, potrebbero profilarsi nuovi competitor.