Dopo il successo della terapia antiretrovirale contro l’HIV, lo Studio “Paso Doble”, per la prima volta, indaga l’aspetto metabolico della patologia; aspetto fondamentale da valutare nell’ambito di un’infezione diventata cronica.
Il paziente, nel corso dei decenni trascorsi con l’infezione, può essere colpito da comorbidità e disabilità, che devono essere prevenute e affrontate attraverso gli indicatori idonei.
Lo studio
Il trial clinico “Paso Doble” è uno studio di fase IV che ha confrontato, in maniera diretta, un trattamento a due farmaci (dolutegravir/lamivudina, DTG/3TC) con uno a tre farmaci (bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide fumarato, BIC/FTC/TAF) in pazienti con HIV-1 già virologicamente soppressi, al fine di valutare l’efficacia della riduzione del numero di farmaci nei soggetti che potrebbero beneficiare di un regime terapeutico più semplice.
Efficacia del trattamento a due farmaci
I risultati mostrano che il passaggio al regime DTG/3TC mantiene la soppressione virale, risultando non inferiore rispetto al passaggio a BIC/FTC/TAF. Lo studio ha coinvolto 553 pazienti con HIV virologicamente soppressi, di cui 277 sono passati a DTG/3TC e 276 a BIC/FTC/TAF.
Il campione includeva persone con terapie che si potevano ottimizzare, come regimi a compresse multiple o contenenti farmaci associati a effetti collaterali a lungo termine (ad esempio, efavirenz o tenofovir disoproxil fumarato). Dopo 48 settimane, la percentuale di pazienti con RNA virale superiore a 50 copie/mL è stata simile tra i due gruppi, confermando la non inferiorità di DTG/3TC (differenza del rischio di 1,4%, IC 95% da -0,5 a 3,4). Inoltre, in un solo paziente del gruppo BIC/FTC/TAF si è registrato un fallimento virologico confermato, mentre nessun caso si è riscontrato nel gruppo DTG/3TC.
Il peso corporeo
Un aspetto rilevante emerso dallo studio è che il gruppo BIC/FTC/TAF nelle 48 settimane ha fatto registrare un aumento di peso medio superiore rispetto a DTG/3TC (1,81 kg contro 0,89 kg). Inoltre, la percentuale di pazienti che ha registrato un aumento di peso superiore al 5% dopo 48 settimane è risultata significativamente più alta nel gruppo BIC/FTC/TAF (29,9%) rispetto a DTG/3TC (20%). Questo aumento ponderale era particolarmente pronunciato nei pazienti che avevano assunto in precedenza regimi contenenti Abacavir o Tenofovir Disoproxil Fumarato.
Entrambi i regimi sono risultati sicuri e ben tollerati fino alla 48° settimana, con un numero molto limitato di interruzioni dovute a effetti collaterali (DTG/3TC: 1 caso, 0,4%; BIC/FTC/TAF: 2 casi, 0,7%), senza differenze significative tra i gruppi.
I commenti
“Lo studio Paso Doble è un trial randomizzato, progettato per confrontare due dei regimi antiretrovirali più comuni per l’HIV, focalizzandosi sulla popolazione già in terapia ma non ancora trattata né con bictegravir né con dolutegravir – spiega Giovanni Guaraldi, Professore Ordinario di Malattie Infettive all’Università di Modena e Reggio Emilia – Sono stati arruolati 277 pazienti in trattamento con dolutegravir/lamivudina (DTG/3TC) e 276 pazienti in trattamento con BIC/FTC/TAF. L’efficacia viro-immunologica era già confermata per entrambi i regimi. Il valore aggiunto di Paso Doble sta nell’analisi del rischio di incremento di peso clinicamente significativo: lo studio ha evidenziato che chi passava a BIC/FTC/TAF presentava una percentuale rilevante (81%) di aumento di peso rispetto a DTG/3TC. Il 30% dei soggetti trattati con BIC/FTC/TAF ha registrato un aumento di peso clinicamente significativo, contro il 20% dei pazienti trattati con dolutegravir/lamivudina. L’incremento di peso arrivava al 40% nei pazienti in precedenza trattati con tenofovir e al 30% in quelli con abacavir. Questo aumento di peso si osserva sia per l’assenza di farmaci che favoriscono la perdita di peso, sia per un incremento del rischio associato a BIC/FTC/TAF. In sintesi, il regime a due farmaci dolutegravir/lamivudina è non inferiore a BIC/FTC/TAF nel mantenimento della soppressione virologica, ma è associato a un minor aumento di peso”.
“Esistono molti studi sulle comorbidità nei pazienti con HIV, ma è fondamentale disporre di dati specifici su come le malattie infiammatorie influenzino questa popolazione – sottolinea Paolo Maggi, Professore Associato di Malattie Infettive, Università della Campania Luigi Vanvitelli, Caserta – L’importanza dello studio Paso Doble è data proprio dall’attenzione che offre su aspetti metabolici chiave come aumento di peso, distribuzione del grasso corporeo, funzione epatica, dismetabolismi, invecchiamento e salute dell’osso. I dati raccolti forniscono un supporto significativo per la pratica clinica, confermando, ad esempio, che nei pazienti europei il trattamento con BIC/FTC/TAF e inibitori dell’integrasi può portare a un aumento di peso corporeo superiore rispetto ad altri regimi”.
“Nel trattamento dell’HIV, la semplificazione delle terapie rappresenta un’opportunità: i regimi a due farmaci permettono sia la soppressione virologica sia una tollerabilità massima – evidenzia Simona Di Giambenedetto, Ricercatrice Malattie Infettive, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico A. Gemelli, IRCCS, Roma – Ciò che mancava finora era un’analisi approfondita degli aspetti metabolici, e Paso Doble ha colmato questo vuoto, esplorando l’incremento di peso corporeo in pazienti in soppressione virologica che passavano da una terapia triplice a una duplice. I pazienti sono stati esaminati rispetto alla tollerabilità e agli effetti metabolici, incluso il peso corporeo. I risultati dimostrano che la semplificazione da triplice a duplice terapia riduce l’incremento di peso. Eliminare un farmaco rappresenta un vantaggio importante per le strategie a due farmaci. Paso Doble fornisce così indicazioni fondamentali su come migliorare l’aspetto metabolico dei pazienti con HIV, che rappresenta un fattore di rischio per numerose patologie”.