Per Johnson & Johnson un Q3 2024 all’insegna della grande performance di Darzalex (daratumumab), le cui vendite a livello mondiale sono cresciute di oltre il 20%, raggiungendo i 3 miliardi di dollari. È il primo farmaco del portafoglio J&J – ricorda il CEO Joaquin Duato – a raggiungere tale cifra in un solo trimestre.
Ottima anche la performance della terapia CAR-T Carvykti (ciltacabtagene autoleucel), le cui vendite sono aumentate di ben l’87% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, raggiungendo i 286 milioni di dollari.
Anche Stelara (ustekinumab) continua a fornire prestazioni da blockbuster, nonostante la concorrenza dei biosimilari in Europa si sia fatta più serrata, provocando una flessione del 6,6% del fatturato del farmaco di J&J, che ha totalizzato 2,6 miliardi di dollari di vendite in questo quarter.
Per quanto riguarda i nuovi farmaci, c’è da segnalare la performance di Tremfya (guselkumab), che ha realizzato vendite trimestrali per 1 miliardo di dollari.
Complessivamente, in tutto il mondo, Johnson & Johnson ha raccolto dalle vendite 22,5 miliardi di dollari, 14,6 dei quali provenienti dal settore dei farmaci innovativi.
Alla luce di questi risultati, l’azienda farmaceutica ha alzato le sue previsioni di fatturato per il 2024, portandole a una cifra compresa tra 89,4 e 89,8 miliardi di dollari. La nuova stima prevede una crescita operativa tra il 6,3% e il 6,8%, con un leggero aumento rispetto alla guidance di luglio, che si attestava tra il 6,1% e il 6,6%.