La Commissione europea ha approvato zolbetuximab (Vyloy) in associazione alla chemioterapia a base di fluoropirimidina e platino per il trattamento di prima linea di pazienti adulti affetti da adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea (GEJ) localmente avanzato non resecabile o metastatico, negativo al recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano (HER2), le cui cellule tumorali sono positive alla claudina (CLDN) 18.2.
In considerazione degli attuali scarsi risultati, in termini di sopravvivenza, associati ai tumori gastrici e della giunzione gastroesofagea (GEJ), l’EMA ha raccomandato di mantenere la designazione di farmaco orfano per zolbetuximab.
Zolbetuximab è attualmente il primo e unico anticorpo monoclonale approvato, concepito in modo specifico per avere come bersaglio le cellule tumorali gastriche che esprimono il biomarcatore CLDN18.2, consentendo un approccio più personalizzato al trattamento antitumorale.
Negli studi clinici di fase III su zolbetuximab, circa il 38% dei pazienti adulti affetti da tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea in fase avanzata e metastatica ha presentato cellule tumorali positive a CLDN18.2. Attraverso il legame con CLDN18.2 espresso sulle membrane delle cellule tumorali, zolbetuximab genera citotossicità cellulare anticorpo-dipendente, citotossicità complemento-dipendente e inibizione della crescita tumorale
“Purtroppo, per via dei sintomi simili a quelli di patologie gastriche più diffuse, i tumori gastrici e gastroesofagei vengono spesso diagnosticati in fase avanzata o metastatica, quando le opzioni di trattamento sono generalmente piuttosto limitate – osserva Zorana Maravic, CEO di Digestive Cancers Europe (DiCE) – Una diagnosi tempestiva, seguita da cure e trattamenti personalizzati, sarà fondamentale per migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti”.
“Siamo lieti di proporre zolbetuximab, una opzione terapeutica mirata, prima di una nuova classe di farmaci, ai pazienti in Europa, dove i casi di carcinoma gastrico e gastroesofageo rappresentano la sesta causa di morte per cancro – sottolinea Moitreyee Chatterjee-Kishore, Vicepresidente Senior e Responsabile dello Sviluppo dell’Immuno-Oncologia, Astellas – Con zolbetuximab stiamo per entrare in una nuova epoca della medicina di precisione per questi tumori avanzati, a conferma del nostro costante impegno in una ricerca scientifica all’avanguardia che possa migliorare i risultati per i pazienti”.
Gli studi SPOTLIGHT e GLOW
I dati ottenuti dagli studi clinici di Fase III SPOTLIGHT e GLOW – che hanno supportato l’autorizzazione all’immissione in commercio in Europa – hanno indicato che il trattamento a base di zolbetuximab ha fornito miglioramenti statisticamente significativi nella sopravvivenza libera da progressione (PFS) e nella sopravvivenza globale (OS) rispetto alle chemioterapie standard di trattamento nei pazienti elegibili affetti da tumori gastrici e della giunzione gastroesofagea (GEJ).
Nello studio SPOTLIGHT è stata raggiunta una PFS mediana di 10,61 mesi con zolbetuximab più mFOLFOX6 come trattamento di prima linea, rispetto a 8,67 mesi con placebo più mFOLFOX6. L’OS mediana è stata pari a 18,23 mesi rispetto a 15,54 mesi nei rispettivi gruppi di trattamento. Risultati di efficacia simili sono stati osservati nello studio GLOW, in cui la PFS mediana è stata di 8,21 mesi rispetto a 6,80 mesi e la OS mediana di 14,39 mesi rispetto a 12,16 mesi, rispettivamente con zolbetuximab più CAPOX, rispetto a placebo più CAPOX.
In entrambi gli studi SPOTLIGHT e GLOW, l’incidenza di eventi avversi gravi emergenti dal trattamento (TEAE) è stata simile nei gruppi di trattamento con zolbetuximab rispetto ai controlli. I TEAE di tutti i gradi più comuni segnalati nei gruppi trattati con zolbetuximab sono stati nausea, vomito e riduzione dell’appetito.
L’autorizzazione europea all’immissione in commercio di zolbetuximab è valida in tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea, oltre che in Islanda, Liechtenstein e Norvegia, ed è allineata alle linee guida ESMO Gastric Cancer Living, recentemente aggiornate, che prevedono che l’aggiunta di zolbetuximab alla chemioterapia possa essere valutata per i pazienti affetti da tumori CLDN18.2 positivi e HER-2 negativi in prima linea per la malattia metastatica
L’approvazione europea fa seguito all’approvazione ottenuta ad agosto da parte di UK Medicines and Healthcare products Regulatory Agency, e a quella ottenuta a marzo da parte del Ministry of Health, Labour and Welfare giapponese. Astellas ha presentato altre domande, attualmente in fase di revisione, per zolbetuximab a ulteriori agenzie regolatorie in tutto il mondo.