La FDA ha approvato Sarclisa (isatuximab), in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone (VRd), per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi non idonei al trapianto di cellule staminali.
Si tratta di un’espansione delle indicazioni originarie di utilizzo, che permette a Sarclisa di scendere nella stessa arena terapeutica di Darzalex (daratumumab) di Johnson & Johnson.
Prima dell’ultima approvazione dell’FDA, Sarclisa-VRd è stato inserito nelle linee guida del National Comprehensive Cancer Network (NCCN) per il trattamento del mieloma come terapia preferenziale per pazienti non eleggibili al trapianto, insieme a VRd da solo e alla combinazione Darzalex-Rd. Tutti e tre i regimi di cura hanno ricevuto la massima raccomandazione di categoria 1.
Vincere la sfida con Darzalex, per Sarclisa non sarà facile. Le vendite mondiali del farmaco di J&J sono aumentate del 22% e hanno raggiunto i 9,7 miliardi di dollari nel 2023.
Sarclisa ha invece incassato 381 milioni di dollari lo scorso anno, cifra pari a un aumento del 30% rispetto all’anno precedente. T
Evaluate Pharma prevede che la classe degli anticorpi CD38 – cui appartengono Darzalex e Sarclisa – possa raggiungere i 15 miliardi di dollari di fatturato annuo entro il 2028.