Johnson & Johnson sta pianificando un programma di fase III per amivantamab (Rybrevant) nel tumore del colon-retto come follow-up della sua prima indicazione nel trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC).
I nuovi dati dello studio di fase 1b/2 OrigAMI-1 hanno infatti dimostrato che amivantamab più chemioterapia ha raggiunto un tasso di risposta obiettiva (ORR) del 49% in pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto (mCRC) di tipo RAS/BRAF wild-type.
Questi soggetti non avevano ricevuto in precedenza una terapia anti-EGFR di prima o seconda linea. Con il regime di cura amivantamab/ chemioterapia la durata mediana della risposta è stata di 7,4 mesi, mentre la sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS) è stata di 7,5 mesi. Inoltre, il tasso di controllo della malattia – compresi i tumori stabilizzati – è stato dell’88%. Amivantamab ha anche ottenuto un ORR del 53% nei pazienti la cui malattia si era diffusa al fegato.
“La conferma che amivantamab ha un’attività che va oltre il tumore del polmone, visto il suo approccio unico e multitarget nell’inibire EGFR e MET, rappresenta un passo avanti potenzialmente importante per i pazienti con tumore del colon-retto metastatico naïve agli inibitori di EGFR”, commenta Kiran Patel, head of clinical development, solid tumours di J&J. “Il cancro del colon-retto è il terzo tumore più comune a livello globale; rappresenta circa il 10% di tutti i casi di cancro e costituisce la seconda causa di morte per neoplasie”.