Il Fondo per i farmaci oncologici innovativi, per il quale la Legge di stabilità prevede un finanziamento di 500 mln, “servirà a garantire le nuove cure a migliaia di pazienti”. A sottolineare l’importanza della misura, primo passo di un piu’ globale ‘Patto contro il cancro’ tra clinici e Istituzioni, è il presidente della Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Carmine Pinto. Per il 2016-2017, “i farmaci oncologici innovativi in arrivo, ovvero quelli per cui l’Agenzia italiana del farmaco riconosce un vantaggio rilevante nelle singole neoplasie in termini di allungamento di sopravvivenza e qualità di vita – spiega Pinto – sono sette, dunque non moltissimi anche se estremamente rilevanti: si tratta di molecole già in uso e rimborsabili ma che hanno avuto un allargamento di indicazioni per l’utilizzo in altre neoplasie o di farmaci completamente nuovi”.
Sette farmaci che potranno però fare ‘la differenza’ per molti malati. Si tratta innanzitutto di farmaci di immunoterapia, approccio che si sta dimostrando efficace in un numero sempre maggiore di tumori: “Queste molecole – rileva Pinto – hanno infatti portato ad un prolungamento della sopravvivenza notevole per molti tipi di tumore”. Ma in arrivo – oltre a farmaci chemioterapici di ultima generazione piu’ attivi e meno tossici – sono pure nuove molecole ‘target’ che, spiega il presidente Aiom, “ci permettono di attaccare i tumori dei quali conosciamo particolari ‘elementi bersaglio'”. Con un ulteriore vantaggio: “Se il tumore finisce per sviluppare resistenza al farmaco, andando incontro ad un’ulteriore mutazione, oggi abbiamo a disposizione una nuova famiglia di molecole target attive anche contro tali forme di resistenza”. Nuove terapie di ‘svolta’ che rappresentano una speranza concreta: ”Oggi sono circa 350mila i malati oncologici in trattamento, ed una parte di questi, a seconda della tipologia di tumore, potrà beneficiare delle nuove cure. Il nuovo Fondo – afferma l’esperto – è un contributo importante per garantire i nuovi farmaci a tutti i pazienti che ne avranno bisogno”. Il Fondo cioe’, precisa, ”permetterà di assicurare i farmaci che già oggi diamo ai pazienti, e quelli che arriveranno, consentendo pero’ alle aziende ospedaliere una migliore programmazione, senza trovarsi in difficoltà di bilancio”. Il tutto con un obiettivo ambizioso ma che oggi appare più realistico: fare in modo, conclude il presidente degli oncologi, che ”i 3,5 mln di italiani che hanno già avuto esperienza di cancro e il milione di connazionali guariti da un tumore possano aumentare in modo ancora più significativo”.