Lilly: FDA approva donanemab per la Malattia di Alzheimer sintomatica e precoce

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La FDA ha approvato donanemab per il trattamento della Malattia di Alzheimer sintomatica precoce. Il farmaco potrà essere somministrato nel dosaggio di 350 mg/20 mL iniezione una volta al mese per infusione endovenosa.

Donanemab mensile è a oggi la prima e unica terapia mirata alle placche amiloidi, con prove a sostegno dell’interruzione della terapia quando le placche amiloidi vengono rimosse.

“Donanemab ha dimostrato risultati molto significativi nelle persone con malattia di Alzheimer sintomatica precoce, per le quali esiste un urgente bisogno di opzioni terapeutiche efficaci. Sappiamo che questi farmaci hanno il massimo beneficio potenziale quando le persone vengono trattate precocemente e stiamo collaborando intensamente con molti interlocutori per migliorare il rilevamento e la diagnosi di questa malattia”, afferma Elias Khalil, Presidente e Amministratore Delegato Lilly Italy hub, “Siamo profondamente grati ai pazienti e ai loro cari per aver partecipato ai nostri studi clinici e agli scienziati e collaboratori di Lilly che perseverano da decenni nella ricerca. Ogni anno, sempre più persone sono a rischio di sviluppare questa malattia e siamo determinati a migliorare la loro vita”.

Lo studio TRAILBLAZER-ALZ 2
Nello studio di fase III TRAILBLAZER-ALZ 2, le persone in uno stadio meno avanzato della malattia hanno ottenuto i risultati migliori con donanemab. I partecipanti dello studio sono stati valutati per 18 mesi in due gruppi: un gruppo di pazienti con uno stadio meno avanzato di malattia (quelli con livelli da bassi a medi di proteina tau) e la popolazione complessiva, che ha incluso anche partecipanti con alti livelli di tau. Il trattamento con donanemab ha rallentato significativamente il declino clinico in entrambi i gruppi. Lo studio ha arruolato 1.736 partecipanti, in 8 paesi, selezionati sulla base di valutazioni cognitive in concomitanza con l’evidenza della patologia della malattia di Alzheimer.

Le evidenze
Le persone trattate con donanemab ad uno stadio meno avanzato di malattia hanno mostrato un significativo rallentamento del declino cognitivo (35%) rispetto al placebo sulla scala integrata di valutazione della malattia di Alzheimer (iADRS), che misura la memoria, il pensiero e il funzionamento nel quotidiano. Anche nella popolazione complessiva, la risposta al trattamento è stata statisticamente significativa (22 %) , utilizzando la misurazione iADRS .Tra i due gruppi analizzati, coloro che erano stati trattati con donanemab avevano un rischio inferiore fino al 39% di progredire alla fase clinica successiva della malattia rispetto a quelli trattati con placebo.

Nella popolazione complessiva dei partecipanti, donanemab ha ridotto le placche amiloidi in media del 61% a 6 mesi, dell’80% a 12 mesi e dell’84% a 18 mesi rispetto all’inizio dello studio. Uno degli obiettivi dello studio era rimuovere le placche amiloidi a livelli minimi coerenti con una scansione visivamente negativa, utilizzando la tomografia a emissione di positroni (PET) amiloide. Nel caso in cui i partecipanti raggiungevano questi livelli, terminavano il trattamento con donanemab e passavano al placebo per il resto dello studio. I risultati dello studio sono stati pubblicati dal Journal of the American Medical Association (JAMA).

Gli effetti collaterali
Donanemab può causare anomalie di imaging correlate all’amiloide (ARIA), che è un potenziale effetto collaterale delle terapie mirate alla placca amiloide. Questo evento può essere rilevato tramite risonanza magnetica (MRI) e, quando si verifica, può presentarsi come edema temporaneo in una o più aree del cervello, che di solito si risolve nel tempo, o come piccole aree di sanguinamento all’interno o sulla superficie del cervello. In rari casi, possono verificarsi aree più estese di emorragia cerebrale.

L’ARIA è solitamente senza sintomi, ma può essere grave e possono verificarsi eventi potenzialmente letali. Donanemab può anche causare alcuni tipi di reazioni allergiche, alcune delle quali possono essere gravi e, in casi molto rari, letali, che si verificano tipicamente durante l’infusione o entro 30 minuti dall’infusione stessa. Il mal di testa è un altro effetto collaterale comunemente riportato.

Il programma TRAILBLAZER-ALZ
Lilly continua a studiare donanemab in diversi studi clinici, tra cui TRAILBLAZER-ALZ 3, che si concentra sulla prevenzione della malattia di Alzheimer sintomatica nei partecipanti con Malattia di Alzheimer preclinica.

TRAILBLAZER-ALZ 5 è uno studio di registrazione per la Malattia di Alzheimer sintomatica precoce, attualmente in fase di arruolamento in Cina e Corea.

TRAILBLAZER-ALZ 6, invece, si concentra sul miglioramento della comprensione delle anomalie di imaging correlate all’amiloide (ARIA) attraverso nuove sequenze di risonanza magnetica, biomarcatori ematici e diversi regimi posologici di donanemab.

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