Bristol Myers Squibb, reduce da una serie di acquisizioni sequenziali nel 2023, ha ancora liquidità da investire in operazioni di M&A. Lo ha dichiarato il CEO Christopher Boerner in occasione dell’incontro con gli investitori che si è tenuto questa settimana alla Global Healthcare Conference 2024 di Goldman Sachs.
Le operazioni del 2023 di BMS sono state tutte di alto profilo, a partire dall’acquisizione da 5,8 miliardi di dollari di Mirati Therapeutics, specialista in inibitori KRAS, realizzata a ottobre.
Poi, poco prima di Natale, la pharma ha sborsato altri 14 miliardi di dollari per Karuna Therapeutics e il suo promettente candidato alla cura della schizofrenia KarXT. Poco prima della fine dell’anno, infine, BMS ha messo sul piatto altri 4,1 miliardi di dollari per RayzeBio, biotech focalizzata sui radiofarmaci.
BMS- ha dichiarato il CEO – guarda ora con grande attenzione alle malattie cardiovascolari e all’immunologia, dove l’azienda è “incredibilmente entusiasta” del potenziale del suo candidato CD19 NEX-T nelle malattie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico.
Nel complesso, Boerner ha affermato che BMS dovrà essere “strategica nel modo in cui allocare il capitale, concentrandosi sullo sviluppo di un business che contribuirà alla crescita nella seconda metà del decennio”.