Novo Nordisk ha reso noti i risultati completi dello studio FLOW, che ha valutato l’efficacia di semaglutide 1,0 mg, somministrato una volta alla settimana, nel contrastare l’insufficienza renale, la perdita della funzione renale e la morte per cause renali o cardiovascolari in persone con diabete di tipo 2 e nefropatiche.
La pharma danese ha presentato i risultati dello studio in occasione del 61° meeting della European Renal Association, che si è svolto a Stoccolma dal 23 al 26 maggio. Contemporaneamente i dati sono stati pubblicati dal New England Journal of Medicine.
Semaglutide ha ridotto il rischio di eventi cardiovascolari maggiori del 18% e del rischio di mortalità per tutte le cause del 20%. Inoltre, il tasso di declino della funzione renale nel corso del tempo è stato significativamente più lento rispetto al placebo, come rilevato dalla stima della velocità di filtrazione glomerulare.
I risultati completi dello studio FLOW sono arrivati dopo che, a marzo, Novo Nordisk ne aveva annunciato i dati preliminari che avevano evidenziato come semaglutide avesse ridotto del 24% il rischio di progressione della malattia renale e di morte renale e cardiovascolare.
Per quanto riguarda il profilo di sicurezza, le evidenze emerse dallo studio FLOW sono in linea con il profilo noto di semaglutide in altri studi clinici.