Dopo la flessione registrata nel 2022 e nel 2023, le attività di fusione e acquisizione (M&A) nel settore biofarmaceutico sono riprese a gonfie vele in questi primi mesi del 2024.
Secondo un rapporto di GlobalData nel primo trimestre le fusioni e le acquisizioni sono aumentate del 71% rispetto all’anno scorso, raggiungendo il valore totale di 43,5 miliardi di dollari. Nello specifico le operazioni di M&A relative al settore dell’immunologia hanno fatto registrare la maggiore crescita di attività rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento del 314% del valore delle operazioni
“La ripresa delle fusioni e acquisizioni di prodotti biofarmaceutici segnala un ritorno della fiducia nelle transazioni, mentre le aziende farmaceutiche sono alle prese con sfide come l’Inflation Reduction Act negli USA e le scadenze dei brevetti di molti blockbuster”, sottolinea Alison Labya, analista di GlobalData, secondo il quale le biotech che producono coniugati anticorpo-farmaco (ADC) sono destinate ad attrarre sempre maggiori investimenti da parte del mercato.
A oggi la più importante operazione del 2024 di quest’anno è stata l’acquisizione di Catalent da parte di Novo Holdings per 16,5 miliardi di dollar1. La mossa della società madre di Novo Nordisk è uno dei caposaldi della big pharma danese della strategia d’incremento della produzione dei farmaci per l’obesità Ozempic e Wegovy.
Significativa, dal punto di vista finanziario, è stata anche l’acquisizione di CymaBay Therapeutics da parte di Gilead Sciences per 4,3 miliardi di dollari.
Tra le acquisizioni più piccole portate a termine nel primo trimestre 2024, emergono quelle di Johnson & Johnson – che ha acquisito Ambrx Biopharma per 2 miliardi di dollari – e di AstraZeneca, che ha fatto sua Fusion Pharmaceuticals per 2 miliardi di dollari.
.