Q1 molto positivo per AstraZeneca, con una rapida crescita di ricavi e utili che hanno superato le aspettative di Wall Street. “Motori” di questa crescita sono stati soprattutto i farmaci antitumorali.
Il fatturato totale è salito del 17% attestandosi 12,7 miliardi di dollari, e, rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, l’utile operativo è balzato del 22%, raggiungendo i 3,1 miliardi di dollari.
Nonostante gli ottimi risultati, AstraZeneca non ha modificato la guidance annuale, confermando la previsione di un aumento percentuale del fatturato e dell’utile core per azione “a due cifre basse”.
Entrando nel dettaglio delle performance dei settori di business, quello oncologico – guidato da Tagrisso e Imfinzi – ha realizzato vendite per 5,1 miliardi di dollari, facendo registrare un aumento del 23% rispetto all’anno precedente. I farmaci per il metabolismo e cardiovascolari – che comprendono l’antidiabetico Farxiga e l’anticoagulante Brilinta – hanno portato nelle casse di AstraZeneca altri 3,1 miliardi di dollari e sono cresciuti del 20% rispetto al 2023.
Sul fronte finanziario, negli ultimi mesi la pharma anglo-svedese ha speso quasi 5 miliardi di dollari per acquisire quattro società. Due, Gracell Biotechnologies e Fusion Pharmaceuticals, stanno sviluppando farmaci in aree in cui AstraZeneca non ha ancora una presenza importante: le terapie cellulari e i radioligandi.