La FDA ha approvato l’uso quotidiano di Tagrisso (osimertinib), insieme alla chemioterapia, per il trattamento del NSCLC con mutazione EGFR localmente avanzato o metastatico.
L’approvazione, che fa seguito a una revisione prioritaria, si basa sui dati dello studio di fase III FLAURA-2, condotto da AstraZeneca.
Dallo studio è emerso che la combo Tagrisso- chemioterapia, rispetto al solo Tagrisso, ha prodotto un beneficio di circa nove mesi in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS), il più lungo mai registrato.
La combo ha anche ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte del 38%, rispetto alla monoterapia con Tagrisso.
I dati della combo di Tagrisso rappresentano un “nuovo punto di riferimento”, osserva Dave Fredrickson, EVP della business unit oncologica di AstraZeneca, “L’approvazione della FDA accredita ulteriormente Tagrisso come colonna portante del trattamento del carcinoma polmonare EGFR mutato, sia da solo, sia come parte di un cocktail di farmaci”.