6,7 miliardi di dollari. Tanto ha incassato Moderna nel 2023, facendo registrare un flessione di due terzi rispetto al 2022. Il motivo, chiaramente, è legato al drastico calo delle vaccinazioni anti Covid-19.
Le previsioni per il 2024 riflettono il trend in discesa: l’anno dovrebbe chiudersi con un fatturato pari a 4 miliardi di dollari.
“Il 2023 è stato un anno difficile”, ha dichiarato il CEO di Moderna, Stéphane Bancel. “Abbiamo gestito la transizione da un mercato pandemico a uno endemico per il quale non esiste un manuale di istruzioni”.
Per invertire la tendenza Moderna punta molto sul parco vaccini, in primis su quello anti RSV, ormai prossimo alla commercializzazione, e poi su altri candidati contro l’influenza e il citomegalovirus. Se tutto andrà come è negli auspici e nelle previsioni della biotech USA, il 2025 dovrebbe essere l’anno della ripresa.
Le aspettative sono particolarmente forti per il vaccino contro l’RSV, che competerà con i due prodotti di GSK e Pfizer già in commercio negli Stati Uniti. Uno dei vantaggi del composto di Moderna è legato alla somministrazione tramite una siringa monodose preriempita, che la biotech sostiene essere più comoda per gli operatori sanitari.
La Food and Drug Administration deciderà in merito all’approvazione del vaccino entro la metà di maggio del 2024.