Dopo quasi 18 anni l’unità Genentech di Roche pone fine alla collaborazione con AC Immune per la ricerca sulle terapie contro la malattia di Alzheimer, restituendo i diritti su due farmaci a base di anticorpi, crenezumab e semorinemab.
AC Immune, con sede a Losanna, ha dichiarato che esaminerà i dati dei programmi di entrambi i farmaci prima di decidere se proseguire o meno con gli studi clinici.
Genentech ha ottenuto la licenza per crenezumab nel 2006 e nel 2012 ha ampliato la partnership con AC Immune con l’arrivo di semorinemab. In questo modo la sussidiaria di Roche entrava in possesso di due candidati che mirano ai principali aspetti istologici della malattia di Alzheimer: le placche amiloidi e i grovigli di proteina tau. I due accordi avevano un valore complessivo di oltre 700 milioni di dollari.
Nel 2019 crenezumab ha fallito un paio di studi di fase III su persone con Alzheimer sporadico da prodromico a lieve. Genentech ha però continuato a testare il farmaco come trattamento per una rara forma ereditaria della malattia nello studio di fase II API-ADAD, ma anche questo trial è fallito. Nel 2020 semorinemab non ha centrato l’obiettivo nello studio di fase II TAURIEL.