AstraZeneca sta perdendo la sua scommessa su Brilinta (Ticagrelor). L’anticoaugulante ha fallito il suo secondo trial in meno di 6 mesi, facendo precipitare le speranze per una nuova indicazione nella cura della malattia arteriosa periferica (PAD). I dati provengono dallo studio EUCLID in cui Brilinta è stato confrontato al clopodogrel, trattamento standard. Brilinta non ha mostrato effetti significativamente migliori. Anche nello studio SOCRATES su pazienti con ictus presentato all’inizio di quest’anno il farmaco non si è dimostrato migliore dell’aspirina nella prevenzione di nuovi ictus, attacchi cardiaci o morte.
Ora AstraZeneca dice che le previsioni di vendite da 3,5 miliardi vanno riviste “Sarebbe irrealistico credere a tali previsioni” ha affermato il Vice President Antithrombotics di AstraZeneca, Ludovic Helfgott. Gli analisti di Deutsche Bank hanno recentemente stimato che nel 2022 il fatturato potrebbe arrivare a 2,1 miliardi di dollari. È un duro colpo per AstraZeneca, anche perché Brilinta aveva cominciato a prendere velocità. Un’intensa attività di marketing e una nuova indicazione avevano infatti aiutato AstraZeneca a far crescere le vendite del 48% per la prima metà di quest’anno. Quando Pascal Soriot ha preso le redini in AstraZeneca nel 2013,aveva presentato Brilinta come un prodotto di grande prospettiva . L’anticoagulante ha fatto fatica a emergere già dal suo lancio nel 2011, ma Soriot aveva capito che avrebbe potuto fare di più investendo nel marketing. E così quanto la Pfizer ha avanzato un offerta d’acquisto nel 2014 Soriot, ha raddoppiato le previsioni definendo un obiettivo per il 2023 pari a 3,5 miliardi di dollari di vendite del prodotto.Una previsione che si è fermata prima.