Meno di un mese dopo l’acquisizione di Mirati, Bristol Myers Squibb stringe un nuovo accordo nel campo delle terapie antitumorali, assicurandosi il programma ORM-6151 della biotech sudcoreana Orum Therapeutics.
ORM-6151 è un degradatore GSPT33, attivato dagli anticorpi anti-CD1, per il trattamento della leucemia mieloide acuta e delle sindromi mielodisplastiche. Il bersaglio di questa terapia è la proteina CD33, presente sulla superficie di alcune cellule tumorali.
L’accordo di acquisizione prevede un pagamento anticipato da parte di BMS pari a 100 milioni di dollari, con la possibilità di ulteriori milestones che porterebbero il valore totale dell’accordo a 180 milioni di dollari.
Per la pharma britannica l’acquisizione di ORM-6151 non rappresenta la prima mossa strategica legata agli ADC nel 2023.
Nel mese di aprile BMS ha acquisito i diritti esclusivi di accesso alla piattaforma di coniugazione P5 di Tubulis, un’azienda con sede a Planegg, in Germania, con l’obiettivo di sviluppare ADC innovativi per il trattamento delle neoplasie.
L’accordo ha comportato un pagamento iniziale di 22,75 milioni di dollari e conferisce a BMS la responsabilità esclusiva per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione degli ADC che verranno eventualmente scoperti.
Secondo GlobalData, nel quinquennio 2017-2022, il settore biofarmaceutico ha assistito a una crescita significativa del 400% del valore totale degli accordi di licenza incentrati sugli ADC. Questa tendenza ha raggiunto il suo apice nel 2022 con una cifra che ha toccato i 16,6 miliardi di dollari.