La Food and Drug Administration ha dato il via libera lunedì 11 settembre ai richiami aggiornati dei vaccini anti COVID-19 prodotti da Pfizer e Moderna. Il loro uso è indicato a partire dai 6 mesi di età.
Questi vaccini aggiornati sono stati progettati per fornire una migliore protezione contro i ceppi di coronavirus attualmente in circolazione, con focus particolare sulla variante di Omicron conosciuta come XBB.1.5.
Si tratta di vaccini monovalenti, progettati specificamente contro questo sottogruppo virale, in modo da offrire una protezione più efficace contro l’infezione.
Sia Pfizer che Moderna hanno riformulato i loro vaccini a base di RNA messaggero in conformità con le direttive della FDA per la stagione 2023-2024. A giugno, i consulenti dell’agenzia avevano approvato l’aggiornamento dei vaccini per contrastare il ceppo XBB, che in quei giorni era la variante predominante del virus. Studi clinici e preclinici hanno dimostrato che questi nuovi vaccini stimolano la produzione di anticorpi contro XBB, nonché contro le varianti più recenti come BA.2.86, Eris e Formax.
La FDA ha autorizzato la somministrazione di una singola dose dei nuovi vaccini Pfizer o Moderna per tutti i soggetti di età superiore ai 5 anni, indipendentemente dallo stato di vaccinazione precedente, purché siano trascorsi almeno due mesi dall’inoculazione dell’ultima dose di vaccino anti Covid-19. Per i neonati e i bambini di età superiore ai 6 mesi è possibile ricevere una o due dosi, sulla base delle dosi precedentemente assunte, mentre coloro che rientrano in questa fascia d’età e non sono stati ancora vaccinati, sono idonei ricevere due o tre dosi.
Per il futuro la FDA prevede aggiornamenti annuali dei vaccini anti Covid, seguendo un modello simile a quello dell’influenza.
I nuovi vaccini non saranno acquistati dal Governo federale, come accaduto durante la pandemia precedenti, ma saranno coperti finanziariamente dalle assicurazioni private e da Medicare.