Il mercato delle terapie oncologiche basate su mRNA è in costante crescita e – secondo le previsioni di Global Data – dovrebbe raggiungere i 2 miliardi di dollari entro il 2029.
BioNTech, con un fatturato stimato di 885 milioni di dollari a quella data, dovrebbe arrivare a una quota di mercato del 44,6%, conquistando di fatto la leadership del settore.
Tuttavia, al momento, l’industria farmaceutica sta ancora aspettando la prima approvazione normativa di una terapia oncologica basata su mRNA.
La ricerca di GlobalData ha rivelato che in pipeline ci sono 36 candidati a base di mRNA in fase di sperimentazione in 65 studi di Fase I-III, con diverse indicazioni oncologiche, per un totale di 178 terapie anti neoplastiche basate su mRNA in sviluppo in tutte le fasi cliniche.
BioNTech prosegue speditamente la sua marcia nello sviluppo di terapie oncologiche basate su questa tecnologia.
In occasione del meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) 2023, la biotech tedesca ha presentato risultati promettenti di Fase I per BNT122, candidato per il trattamento del cancro del pancreas in combinazione con l’inibitore del checkpoint immunitario (ICI) atezolizumab (Roche).
Il melanoma rimane una delle principali patologie in cui si studiano terapie avanzate a base di mRNA: mRNA-4157, di Moderna, è il candidato – attualmente in fase III – per combattere il melanoma cutaneo in stadio IIB-IV, in combinazione con l’inibitore del checkpoint immunitario (ICI) pembrolizumab (MSD). Questo studio, se avrà successo, segnerà un importante passo avanti nel campo delle terapie a base di mRNA contro il cancro.