“Oggi l’EFPIA pubblica un Libro bianco che illustra come le aziende associate sono già attivamente impegnate in progetti innovativi e ambiziosi per affrontare le sfide poste dalla crisi climatica. Si tratta di numerose iniziative ambiziose e lungimiranti: dall’applicazione dei parametri della chimica verde di Bayer per migliorare l’impronta ecologica dei principi attivi farmaceutici nella loro produzione, al programma Lighthouse di Roche che mira a utilizzare elettricità completamente sostenibile entro il 2025, o il programma di approvvigionamento sostenibile di Teva, che garantisce che anche i fornitori siano coinvolti in iniziative per ridurre le emissioni”. A illustrare il nuovo documento è Nathalie Moll, direttore della European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA).
“Le condizioni meteorologiche estreme di quest’estate in tutto il mondo – afferma Moll – hanno suscitato una rinnovata attenzione sull’impatto dei cambiamenti climatici e sulle azioni necessarie da parte dei governi di tutto il mondo. Qui in Europa, osservando la diffusione degli incendi nell’Europa meridionale e le recenti inondazioni in Croazia, Serbia e Italia, mi è chiaro che, come leader del settore, anche noi abbiamo un ruolo da svolgere nelle discussioni su come mitigare l’impatto di dell’industria sul clima e sulla popolazione mondiale”.
“Nel 2020 – prosegue – Novo Nordisk ha compiuto un passo pionieristico annunciando che tutti i fornitori diretti (circa 60.000) dovranno utilizzare energia rinnovabile entro il 2030. L’azienda ha esortato i suoi fornitori a chiedere lo stesso, a loro volta, ai propri fornitori. Le nostre aziende stanno fissando obiettivi di energia rinnovabile, riducendo le emissioni di gas serra e di CO2. Stanno trasferendo le informazioni sui prodotti dalla carta all’elettronica per proteggere le risorse naturali e cambiare il modo in cui lavorano per ottimizzare l’uso dei sistemi di riciclaggio e di smaltimento dei rifiuti. Anche il modo in cui i medicinali vengono smaltiti nelle acque reflue rientra nell’ambito di questi obiettivi. I nostri dati mostrano che le preoccupazioni relative al cambiamento climatico sono una priorità all’interno delle aziende EFPIA: dal 2020, il 70% dei nostri membri ha aumentato le proprie ambizioni riguardo agli obiettivi di azione per il clima. Tutte le aziende partecipanti all’indagine hanno segnalato obiettivi a lungo termine per la riduzione delle emissioni di CO2 e oltre il 60% ha fissato obiettivi a breve termine. Possiamo raggiungere il successo solo lavorando a stretto contatto con i nostri partner in tutta Europa e in modo coerente all’interno dei sistemi sanitari. Lo sviluppo di politiche proporzionate e di grande impatto è la chiave per affrontare e mitigare le sfide che tutti noi possiamo vedere chiaramente davanti a noi, insieme”.