Sanofi dà vita a una nuova area, interamente dedicata all’immuno-diabetologia, con l’obiettivo di cambiare il corso di una patologia grave, complessa e tuttora senza cure come il diabete di tipo 1.
Una sfida che la pharma francese lancia forte della propria expertise in immunologia – caratterizzata da un approccio “first in class” in grado di intervenire sull’evoluzione della malattia – e dell’acquisizione, avvenuta nel mese di aprile, di Provention Bio, azienda biofarmaceutica statunitense focalizzata sul ritardo dell’insorgenza e dell’impatto delle malattie immuno-mediate, in particolare del diabete di tipo 1 (T1D).
Grazie a un anticorpo monoclonale che intercetta una parte dei globuli bianchi coinvolti nella risposta immunitaria (i cosiddetti linfociti T totali – CD3), sarà infatti possibile cambiare in maniera radicale il modo di affrontare il diabete di tipo 1, ritardandone l’insorgenza in bambini e adulti, ancora prima che se ne manifesti la sintomatologia.
“La storia di Sanofi è significativamente legata a quella di milioni di pazienti che convivono ogni giorno con il diabete – commenta Alessandro Crevani, General Manager BU General Medicines Sanofi Italia – Oggi abbiamo la grande opportunità di scrivere una nuova pagina nell’approccio al diabete di tipo 1, vale a dire la forma auto immune di questa patologia. Un’opportunità che va di pari passo con la nostra ambizione di essere leader nel settore dell’immunologia, con l’obiettivo di mettere a disposizione dei pazienti e della classe medica terapie innovative e prime nel loro ambito, le cosiddette first-in-class, in grado di rispondere a una grande aspettativa del mondo clinico, ma anche a un forte bisogno a oggi senza risposta per i pazienti e le loro famiglie. Si tratta di un traguardo che richiede approcci nuovi e coraggiosi in ogni ambito scientifico, di accesso alle terapie e di vicinanza ad istituzioni e associazioni pazienti, al fine di aprire prospettive innovative per il diabete di tipo 1 e cambiare profondamente il corso di questa patologia”.