Incontri di persona con i sanitari e maggiore accesso alle cure. Sono questi gli aspetti che i pazienti indicano come priorità assolute. L’evidenza emerge dalla EY GLobal Consumer Health Survey 2023, che ha intervistato 6.000 pazienti/consumatori in sei Paesi: Stati Uniti, Australia, Canada, Irlanda, Inghilterra e Germania.
Solo il 37% degli intervistati ha dichiarato che i propri sistemi sanitari offrono un accesso buono o eccellente alle cure. Di contro, il 48% ha riconosciuto che i sistemi sanitari forniscono prestazioni valide, indipendentemente da fattori quali etnia, luogo o circostanze personali.
Per quanto riguarda la fruizione dell’assistenza sanitaria, le persone che ritengono di avere una salute buona o eccellente sono più propense a recarsi dal medico per i controlli di routine. Si tratta dei cosiddetti “pazienti proattivi”, ben disposti anche prendere in considerazione l’utilizzo di strumenti tecnologici e digitali di monitoraggio della salute, come i dispositivi indossabili o i test genetici.
Pur se in fondo alla lista delle priorità, i pazienti ritengono che i sistemi sanitari debbano concentrarsi anche su trattamenti e innovazioni all’avanguardia, sulla salute mentale e sulla sostenibilità ambientale.
Nonostante il progressivo affermarsi della telemedicina dopo la pandemia COVID-19, l’indagine sottolinea che la stragrande maggioranza dei pazienti (80%) preferisce ancora le visite mediche di persona.
Più di tre quarti dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato che è importante anche sviluppare un legame personale con il proprio medico, mentre il 71% ha affermato che la qualità complessiva della visita in presenza è migliore rispetto a quella virtuale.
Tuttavia, le visite virtuali presentano i loro vantaggi. Sono infatti utili nei casi in cui i pazienti non vogliono aspettare a lungo per un appuntamento o preferiscono una comoda chiacchierata con il medico. Rinnovare le prescrizioni mediche, discutere i risultati degli esami clinici, risparmiare tempo rappresentano i motivi principali per i quali i pazienti potrebbero scegliere l’assistenza virtuale rispetto a quella di persona.
In chiusura, il sondaggio EY indica ai dirigenti del settore sanitario cinque priorità sulle quali concentrarsi per migliorare l’accesso alle cure e l’esperienza dei pazienti.
Questi professionisti devono ripensare il modo in cui i pazienti accedono all’assistenza medica, dotarli di strumenti digitali e tecnologici, creare esperienze migliori attraverso l’analisi dei dati sulla popolazione di riferimento, potenziare l’esperienza virtuale ed educarli alla condivisione dei dati.