Q1 2023 difficile per Moderna. Ricavi in calo (1,9 miliardi di dollari) rispetto ai 6,1 miliardi di dollari realizzati nel primo trimestre del 2022. Difficoltà anche con gli utili: quello netto è sceso da 3,7 miliardi di dollari a soli 79 milioni, mentre l’utile diluito per azione (EPS) ha conosciuto una flessione da 8,58 dollari a 0,19.
Moderna ha ribadito di aspettarsi che le vendite minime di vaccini anti Covid-19 raggiungano i 5 miliardi di dollari grazie ai nuovi accordi di acquisto. La biotech USA è impegnata in trattative con Stati Uniti, UE e Giappone per gli ordini del prossimo autunno.
Il CEO Stéphane Bancel è comunque ottimista: “Abbiamo avuto un ottimo primo trimestre, con 1,9 miliardi di dollari di entrate, che indicano chiaramente che siamo sulla buona strada per raggiungere i 5 miliardi di dollari di contratti di acquisto anticipati firmati per il 2023 – ha dichiarato in una nota – Inoltre, siamo incoraggiati dai progressi dei nuovi contratti con catene di farmacie e reti ospedaliere per la fornitura del vaccino anti Covid per l’autunno. Trattative simili sono in corso con Giappone, l’UE e altri mercati chiave come l’Australia, Paese che ha recentemente ordinato altri vaccini anti Covid-19″.
Le spese di ricerca e sviluppo di Moderna nel Q1 2023 sono aumentate del 104%, attestandosi a 1,1 miliardi di dollari, quasi totalmente attribuibili alla sperimentazione clinica.
La pharma di Bancel è in piena trasformazione di immagine e vuole affermarsi sul mercato come azienda leader nell’impiego della tecnologia mRNA per il trattamento di molte patologie oncologiche. A sostegno di questo sforzo, tre settimane fa ha lanciato “mRNAge”, campagna di awarness globale incentrata sulle potenzialità della tecnologia mRNA.