I dati dello studio di fase 2 – che ha testato mRNA-4157, il candidato vaccino per il melanoma di Moderna, in combinazione con il farmaco Keytruda di MSD – sono stati presentati a Orlando in occasione dell’incontro annuale dell’American Association for Cancer Research (AACR).
Erano attesi da dicembre 2022, da quando le due big pharma avevano annunciato che la terapia adiuvante con mRNA-4157 in combinazione con Keytruda aveva ridotto il rischio di recidiva o di morte del 44%, rispetto al solo farmaco di MSD, nei partecipanti con melanoma in stadio III/IV dopo la resezione completa del tumore.
Lo studio
157 pazienti sono stati randomizzati due a uno per ricevere Keytruda e il vaccino o solo il farmaco di MSD. Tutti i partecipanti allo studio presentavano una forma di melanoma metastatizzata dalla pelle a un linfonodo prima dell’intervento chirurgico, ed erano considerati ad alto rischio di recidiva.
I pazienti cui sono stati somministrati Keytruda e mRNA-4157, hanno ricevuto complessivamente nove dosi del vaccino – un’iniezione ogni tre settimane – e fino a 18 dosi del farmaco, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra.
I ricercatori hanno quindi verificato se la combinazione dei due prodotti avesse ridotto il rischio di morte o recidiva del cancro dopo rimozione chirurgica. Questa misura, nota come “sopravvivenza libera da recidiva”, è stata valutata dopo che tutti i pazienti avevano completato 12 mesi previsti nello studio.
Nel gruppo che aveva assunto la combinazione vaccino- farmaco, 24 soggetti, ossia il 22,4% del campione, avevano fatto registrare una recidiva della malattia o erano morti dopo un anno rispetto a 20 pazienti, il 40%, che avevano avuto la stessa sorte dopo aver ricevuto solo Keytruda.
A distanza di 18 mesi, il 79% dei pazienti che avevano assunto la combinazione di farmaci era ancora vivo e libero dalla malattia rispetto al 62% del gruppo Keytruda.