Negli Stati Uniti, un nutrito gruppo di leader di aziende firma un appello comune condannando la sentenza che ha invalidato l’approvazione della pillola abortiva da parte della FDA in Texas. Più di 400 dirigenti delle principali aziende farmaceutiche e biotecnologiche, incluso il CEO di Pfizer Albert Bourla, sottolineano nel loro appello che la decisione ignora le evidenze legali e scientifiche disponibili su questo medicinale e che, se la sentenza fosse confermata, creerebbe incertezza per tutte le industrie. Da notare che nessuna delle aziende firmatarie produce mifepristone, il principio attivo della pillola abortiva: si tratta dunque di una mossa simbolica, che va ben oltre la questione etica dell’aborto.
La sentenza in questione è quella del giudice Matthew J. Kacsmaryk che ha invalidato l’approvazione da parte della Food and Drug Administration della pillola abortiva mifepristone, risalente a 23 anni fa, nello Stato del Texas. I capitani d’azienda che firmano la lettera chiedono ora l’annullamento della decisione. “Se i tribunali possono annullare le approvazioni dei farmaci senza tener conto della scienza e delle evidenze prodotte, o della complessità necessaria per valutare pienamente la sicurezza e l’efficacia dei medicinali, qualsiasi prodotto rischia di avere lo stesso destino del mifepristone”, si legge nella dichiarazione.