Eli Lilly e Roche hanno stretto una partnership per mettere a punto un esame del sangue che faciliti la diagnosi precoce di Alzheimer.
Le due aziende svilupperanno insieme il pannello Elecsys Amyloid Plasma (EAPP) di Roche.
L’EAPP aiuta a identificare la probabilità di patologia amiloide nei pazienti sintomatici, misurando i livelli di proteina tau fosforilata (pTau) e la presenza di apolipoproteina (APOE) E4 nel plasma.
L’aumento della pTau si verifica nelle fasi iniziali dell’Alzheimer, mentre l’APOE4 è un fattore di rischio genetico. Per questo motivo, il test è di ausilio nel decidere se il paziente dovrà procedere con ulteriori esami di conferma, ovvero tomografia a emissione di positroni (PET) dell’amiloide o l’analisi del liquido cerebrospinale (CSF).
A luglio 2022 la FDA ha concesso a EAPP la designazione di dispositivo innovativo.
In seguito, a dicembre, Roche ha ottenuto l’autorizzazione dell’ente regolatorio per altri due test Elecsys, la beta-amiloide (1-42) CSF II (Abeta42) e la fosfo-Tau (181P) CSF (pTau181), entrambi progettati per identificare l’Alzheimer precoce.
L’EAPP ha “il potenziale per semplificare il percorso di una persona verso la diagnosi e quindi l’accesso alle future opzioni terapeutiche”, dichiara Matt Sause, CEO di Roche Diagnostics.
“Attendiamo con ansia dati solidi che saranno fondamentali per accelerare la diagnosi tempestiva e accurata dell’Alzheimer”, aggiunge Mark Mintun, vicepresidente del gruppo R&S neuroscienze di Eli Lilly.
La pharma di Indianapolis prevede di lanciare donanemab, il proprio candidato contro l’Alzheimer, nel corso di quest’anno. Si tratta di uno dei quattro lanci su cui l’azienda conta per soddisfare le previsioni di crescita per il 2023.
A gennaio la FDA ha chiesto a Lilly di fornire ulteriori dati che, secondo la casa farmaceutica, saranno disponibili nel secondo trimestre di quest’anno. Se saranno positivi, Eli Lilly chiederà l’approvazione all’ente regolatorio USA.